Velocizzare boot e prestazioni su Debian Squeeze parte 2

 

 

Nella guida precedente ho iniziato a sperimentare la possibilità di velocizzare Debian Squeeze ed LMDE, partendo dalla fase di boot, fino ad arrivare in questa seconda parte ad aumentare, ove possibile, la reattività del sistema. Già con l'installazione di preload si cerca di aumentare la reattività dei programmi usati più spesso, ma per ottenere questo bisogna dare a preload alcune ore di utilizzo, affinche memorizzi le abitudini. Le modifiche successive io le ho testate sul mio sistema, senza problemi, ma ciò non toglie che è meglio stare attenti.

 

atime ed /etc/fstab:

la prima modifica riguarda  /etc/fstab e l'inserimento dell'opzione noatime e nodiratime. Linux di default tende a tenere traccia di tutto quello che si fà, non solo delle modifiche dei file, ma anche della solo lettura, e scrive tutto sul disco. Questo sicuramente è d'obbligo su un server, ma su un pc Desktop secondo me non è necessario. C'è da tenere conto che una minore scrittura, significa anche aumento della durata dell' hard disk. Quindi /etc/fstab dovrebbe essere così:

/dev/sdaxx    /    ext4    rw,noatime,nodiratime,errors=remount-ro    0    0

lo stesso discorso vale per la partizione di /home separata.

 

vm.swappiness:

un'altra modifica che si può fare riguarda /etc/sysctl.conf e cioè andare a modificare il file, ed inserire un valore  a vm.swappiness che andrà a dire al kernel se tenere tutto in Ram oppure nella cache su disco.  Oggi ci si ritrova ad avere tanta Ram che nemmeno si utilizza, quindi cerchiamo di sfruttarla. Di default questo valore in Debian è 60, e la modifica si può fare da 0 a 100, io ho optato per 20. Per chi ha un pc portatile, può essere utile diminuire la scrittura su disco, in quanto la durata della batteria ne gioverebbe.

# echo 'vm.swappiness=20' >> /etc/sysctl.conf

 

vm.vfs_cache_pressure:

anche questa opzione da inserire in /etc/sysctl.conf aiuta a velocizzare il sistema, il valore di default in Debian è 100, si può provare a dimezzarlo:

# echo 'vm.vfs_cache_pressure=50' >> /etc/sysctl.conf

 

per le mie esigenze queste opzioni vanno benissimo e mi ritrovo con un pc veloce e reattivo:

 

Boot=25 secondi circa

Halt=5 secondi circa

 

ps: in LMDE consiglio di rimuovere il mintMenu dal pannello, che è pesantissimo, ed aggiungere la classica Barra del menu di Gnome.

 

enjoy 😉

Autore: Franco Conidi aka edmond

Senior System Integrator, Network Administrator, Sys Admin Linux, Linux User, Consulente Informatico.

20 pensieri riguardo “Velocizzare boot e prestazioni su Debian Squeeze parte 2”

  1. Due interessantissime guide. Debbo solo trovare il coraggio per applicarle.
    Vedremo

  2. @MoKmo

    ho tolto dalla guida quel passo, in quanto mi ero fatto un idea che quel parametro

    potesse incidire oltre che su SSD anche su hard disk tradizionali, ma di questo non ho raccolto prove

    tangibili e quindi ho preferito fare un passo indietro 🙂

  3. Per esempio io su fstab noatime ce l'ho già.
    forse lo scrive in automatico aptosid all'installazione, un passaggio in meno 😛

  4. Ciao (di nuovo 🙂 ), argomenti interessanti! da alcune ricerche che ho fatto pare che noatime incorpori già le funzioni di nodiratime, nodiratime infatti dovrebbe essere specifico per le directory mentre noatime vale sia per i file che per le directory. Potresti fare qualche test e confermare? il parametro vm.vfs_cache_pressure in dettaglio su cosa dovrebbe agire?

  5. ah dimenticavo: noatime, per quel che fa, non potrebbe essere sostituito da relatime? relatime: "fa in modo che venga aggiornato lo atime (il tempo di ultimo accesso) solo se quello precedente è diverso da mtime (il tempo di modifica) o da ctime (il tempo di accesso)" (wiki Ubuntu). Sarebbe interessante valutarne le differenze!

  6. @Joif

    cercherò di risponderti per quello che conosco, anche se l'argomento è molto ampio, e mi sà che devo risponderti a pezzi.

    noatime – Non aggiorna l'inode con i tempi di accesso al file system

    nodiratime – Non aggiorna l'inode delle directory sui tempi di accesso al file system

    relatime – Aggiorna nell'inode solo i tempi relativi a modifiche o cambiamenti dei file, ed effettivamente è molto simile a noatime, con la differenza che non interferisce con programmi come Mutt. Io stesso sul mio fstab ho sia noatime che nodiratime, una scuola di pensiero sostiene che sono simili ma diversi e quindi possono essere messi insieme.

    vm.vfs_cache_pressure praticamente controlla la tendenza che ha il kernel nel recuperare memoria, e definisce l’ottimizzazione della cache vfs verso la pagefile cache

  7. grazie per la risposta! comunque pare che relatime sia impostato di default in debian, per verificare: cat /proc/mounts .
    se ci si accontenta di relatime, impostato di default, allora si può far a meno di noatime e nodiratime, ovviamente a seconda dei gusti 🙂

  8. @Joif

    "se ci si accontenta di relatime, impostato di default, allora si può far a meno di noatime e nodiratime"

    infatti la tua domanda era tendenziosa, infatti volevi arrivare a questo 🙂

  9. si ma non era niente di premeditato 🙂  l'argomento mi ha incuriosito e sono incappato in relatime, poi solo dopo alcune ricerche sono giunto a quelle conclusioni. è solo un punto di vista diverso 🙂

  10. @picchio

    non sono presenti perchè non hai dati i due comandi sopra che per l'appunto

    aggiungono le stringhe:

    # echo 'vm.swappiness=20' >> /etc/sysctl.conf

    # echo 'vm.vfs_cache_pressure=50' >> /etc/sysctl.conf

     

  11. con la modifica di fstab che suggerisci non mi montava la /home, ho dovuto fare una cosa di questo tipo:

    / xfs rw,noatime,nodiratime,errors=remount-ro 0 1
    /home xfs defaults,noatime,nodiratime 0 2

  12. Salve a tutti, sono un debianista (Squeeze) alle “prime armi” ho provato con la modifica di fstab che suggerisci, ma, la root / e la /home che sono diventate di sola lettura (read-only). Ho provato in single user, da root, a editare il fstab ma naturalmente non lo permette; di conseguenza durante il boot debian non scrive più su certi files (dando failed) xché sono diventati in sola lettura, quindi generando molti errori fino ad arrivare al prompt dei comandi senza avviare gdm3.
    A questo punto non sapendo minimamente più cosa fare mi rivolgo a voi esperti, aiutooo ! Grazie a tutti anticipatamente. Saluti.

  13. il problema lo hai avuto subito dopo le modifiche sopra? oppure hai fatto altro?
    comunque prova a ripristinare il tutto a come era prima, inserendo:
    /dev/sdXX / ext4 errors=remount-ro 0 1

  14. Ciao! Utilissimi consigli! Grazie mille.
    Attenzione piccolo refuso in “Quindi /ect/fstab dovrebbe essere così:” ect al posto di etc. 😉

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