Per avere una visualizzazione grafica di tutte le sub-directory presente in un determinato percorso, si può utilizzare il seguente comando:
ls -R | grep ":$" | sed -e 's/:$//' -e 's/[^-][^\/]*\//--/g' -e 's/^/ /' -e 's/-/|/'
Debian Gnu-Linux Opensource
Per chi volesse conoscere la versione del proprio bios, uno dei metodi consiste nell'utillizzare dd, con la seguente sintassi:
dd if=/dev/mem bs=32k skip=31 count=1 | strings -n 8 | grep -i bios
nel mio caso l'output di questo comando è stato:
debianbox:/home/edmond# dd if=/dev/mem bs=32k skip=31 count=1 | strings -n 8 | grep -i bios1+0 records in
1+0 records out
32768 bytes (33 kB) copied, 0,000523527 s, 62,6 MB/s
_bL2_ $BIOSLOCKFUNCTION ELITEGROUP _O_
$PCCHIPS945P-M3 1.0 $BIOSLOCKFUNCTION
IBM COMPATIBLE 486 BIOS COPYRIGHT Phoenix Technologies, Ltd
Phoenix – AwardBIOS v6.00PG
Oggi avendo avuto un po di tempo ho voluto compilare Gimp 2.7, per verificare le novità, una su tutte la famosa single-window mode, e verificare se era stato fatto un po di ordine in stile photoshop, come promesso. Gimp 2.7 non è niente altro che la versione testing del futuro Gimp 2.8. Io come da titolo l’ho compilato su Debian Squeeze, quindi per poter compilare assicurarsi di avere tutto cio che occore compreso:
git-core libtool autoconf automake intltool
comunque verificare nel caso mancasse altro.
Iniziamo con stabilire le variabili, poiche l’installazione la faremo in /opt, in questo modo potremmo usare tutte e due le versioni di Gimp.
export PATH=$PATH:/opt/gimp-2.7/bin
export PKG_CONFIG_PATH=/opt/gimp-2.7/lib/pkgconfig
export LD_LIBRARY_PATH=/opt/gimp-2.7/lib
quindi assicuriamoci di poter compilare Gimp:
sudo apt-get build-dep gimp
a questo punto dobbiamo scaricare e compilare le librerie grafiche BABL e GEGL.
BABL:
git clone --depth 1 git://git.gnome.org/babl
cd babl
./autogen.sh --prefix=/opt/gimp-2.7
make -j4
sudo make install -j4
GEGL:
git clone --depth 1 git://git.gnome.org/gegl
cd gegl
./autogen.sh --prefix=/opt/gimp-2.7 --disable-gtk-doc
make -j4
sudo make install -j4
Adesso scarichiamo e compiliamo Gimp:
GIMP:
git clone --depth 1 git://git.gnome.org/gimp
cd gimp
./autogen.sh --prefix=/opt/gimp-2.7 --disable-gtk-doc
make -j4
sudo make install -j4
a questo punto se tutto è andato bene ci troviamo con Gimp 2.7 installato in /opt e possiamo avviarlo con:
/opt/gimp-2.7/bin/gimp-2.7
La prima valutazione è sicuramente positiva, ma di strada da fare c’è ne ancora tanta. Questo lo dico senza voler fare paragoni tra Gimp e Photoshop, che sarebbe come fare un paragone tra Jenson Button e Michael Schumacher.
A volte quando ci si trova ad usare una penna usb, con programmi come gparted o altri, si crea quella situazione in cui per poter riutilizzarla nuovamente, bisogna toglierla e reinserirla. Per ovviare a questo problema di seguito espongo un tip & trick.
La mia penna è vista come sdg, quindi:
$ eject /dev/sdg; sleep 1; eject -t /dev/sdg
Oggi dopo aver reinstallato Squeeze ho notato che Nautilus mi creava qualche problema in più rispetto a quelli che mi creava di solito. Iniziamo con il dire che di bug Nautilus al momento ne ha circa 150, suddivisi tra Importanti-Normali-Minori. Quelli classificati come Importanti sono circa una decina. Comunque a questo punto ho deciso di installare Nautilus 2.28.0, dato che di default al momento su Squeeze siamo al 2.26.3, e devo dire che qualche miglioramento l’ho trovato, uno su tutti il problema del crash di Nautilus quando si cercava di accedere al menu preferenze per poter modificare il comportamento delle finestre. Certo io avrei voluto anche risolvere questo problema che dà molto fastidio inquanto non ti permette di accedere a Nautilus da root , ma sicuramente ci si arriverà quanto prima. Di seguito i classici passi per la compilazione di Nautilus 2.28, scaricabile da qua.
#apt-get build-dep nautilus
ed installiamo tutto quello che ci serve per la compilazione, circa 30MB
$tar -xjf nautilus-2.28.0.tar.bz2
$cd nautilus-2.28.0
$ ./configure
$make
#make install
#init 6
Oggi provando a reinstallare Debian Squeeze mi è apparso al momento del boot l’errore seguente:
kbd-mode: setting console mode to Unicode (UTF-8)
facendo una veloce ricerca ho scoperto che è un bug noto, e si può bypassare il problema passando il parametro nopat all’opzione di boot. Quindi una volta avviato da cdrom scegliere la voce help e poi inserire:
install nopat
a questo punto si può proseguire con l’installazione.
Questo è un tip per chi volesse rinominare in blocco file ed archivi presenti in una specifica directory.
da minuscolo a maiuscolo:
find . -type f|while read f; do mv $f `echo $f |tr "[:lower:]" "[:upper:]"`; done
da maiuscolo a minuscolo:
find . -type f|while read f; do mv $f `echo $f |tr "[:upper:]" "[:lower:]"`; done
Questo è un piccolo tip, per chi usa Twitter e volesse utilizzarlo da shell per inviare un tweet. Anche io sono da poco su twitter (anche se tweetto poco) all’indirizzo https://twitter.com/edmondweblog. Per chi volesse provare, inserire i propri dati twitter, e da shell:
curl -u USERNAME:PASSWORD -d status="Tweet da shell" > /dev/null
quindi il tweet inviato sarà "Tweet da shell"
Nel caso si avesse bisogno per vari motivi di reinstallare la propria Debian/Ubuntu, e si volessero gli stessi identici pacchetti senza troppi sbattimenti, ci sono dei semplici passaggi da seguire:
Salvare su un supporto la lista dei pacchetti e il sources.list:
dpkg --get-selections | grep -v deinstall > ~/lista-pacchetti
cp /etc/apt/sources.list ~/sources.list.bkp
A questo punto reinstallare la propria distribuzione ed aggiorniamo:
sudo apt-get update
sudo apt-get dist-upgrade
per poi reinstallare i pacchetti precedentemente salvati:
sudo dpkg --set-selections < ~/lista-pacchetti
apt-get install dselect
dselect install