Finché c'è Shell c'è speranza


 

Questo post nasce dalla consapevolezza che sono uno a cui le cose semplici, specialmente sula mia Debian, non sono mai piaciute. Tanto è vero che a forza di sperimentare, c'è sempre qualche cosa che non va. A volte mi chiedo, come mai uso un O.S, dove quando hai fretta ed urgenza di fare un qualcosa, non funziona mai niente, invece che usarne un altro dove tutto va al primo colpo, eppure nel mio hard disk ci sono sempre presenti almeno 5 sistemi, ma come tutti sappiamo "C'est l'amour" , ed a quella famosa domanda che io ogni tanto mi faccio, rispondo sempre allo stesso modo, " A ME MI PIACE COSI'".,ed a questo punto per farmi perdonare dalla mia amata, per come la tratto voglio dedicarle un bella canzone d'amore.

 

Dopo aver asciugato le lacrime vengo subito al punto, e racconto della mia urgenza di masterizzare un film su un dvd-rw, e dopo aver utilizzato in serie, GnomeBaker,Brasero e K3b,  non riesco a masterizzare nulla, ed ottengo una caterva di errori.

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Screencast da shell personalizzato

 

Per ottenere uno screencast con Linux esiste un ottimo programma come gtk-recordMyDesktop, che non è niente altro che un fronted per recordMyDesktop. Lo screencast alla fine viene esportato come formato .ogg. Un altro metodo, secondo me migliore poichè largamente personalizzabile è quello di usare ffmpeg, con il seguente comando:

ffmpeg -f x11grab -s 1280x1024 -r 30 -i :0.0 /home/UTENTE/Desktop/screencast.mpg

alla fine basta premere q per terminare.

In questo esempio come risoluzione io ho usato 1280x1024, e come formato finale .mpg., ma si può scegliere una risoluzione diversa e soprattutto di esportare in formato differente, a secondo della nostra esigenza.

Aggiornamento:

Un altro comando utile in alternativa può essere questo:

ffmpeg -y -t 60 -r 25 -s 1280x1024 -f x11grab -i :0.0 screen.avi

Iceweasel 3.5.3 in Debian Squeeze

 

Mi sono appena accorto che  Iceweasel 3.5.3 è uscito da experimental  ed è presente in Sid, mentre in Debian Squeeze siamo alla versione 3.0.14. Per aggiornare non bisogna fare altro che aggiungere momentaneamente i repo di Sid, per poi successivamente rimuoverli.

# echo deb https://ftp.debian.org/debian/ sid main | tee -a /etc/apt/sources.list

# apt-get update

# apt-get install iceweasel

Compilare Gimp 2.7 su Debian Squeeze

 

 

Oggi avendo avuto un po di tempo ho voluto compilare Gimp 2.7, per verificare le novità, una su tutte la famosa single-window mode, e verificare se era stato fatto un po di ordine in stile photoshop, come promesso. Gimp 2.7 non è niente altro che la versione testing del futuro Gimp 2.8. Io come da titolo l’ho compilato su Debian Squeeze, quindi per poter compilare assicurarsi di avere tutto cio che occore compreso:

git-core libtool autoconf automake intltool

comunque verificare nel caso mancasse altro.

Iniziamo con stabilire le variabili, poiche l’installazione la faremo in /opt, in questo modo potremmo usare tutte e due le versioni di Gimp.

export PATH=$PATH:/opt/gimp-2.7/bin
export PKG_CONFIG_PATH=/opt/gimp-2.7/lib/pkgconfig
export LD_LIBRARY_PATH=/opt/gimp-2.7/lib

quindi assicuriamoci di poter compilare Gimp:

sudo apt-get build-dep gimp

a questo punto dobbiamo scaricare e compilare le librerie grafiche BABL e GEGL.

BABL:

git clone --depth 1 git://git.gnome.org/babl
cd babl
./autogen.sh --prefix=/opt/gimp-2.7
make -j4
sudo make install -j4

GEGL:

git clone --depth 1 git://git.gnome.org/gegl
cd gegl
./autogen.sh --prefix=/opt/gimp-2.7 --disable-gtk-doc
make -j4
sudo make install -j4

Adesso scarichiamo e compiliamo Gimp:

GIMP:

git clone --depth 1 git://git.gnome.org/gimp
cd gimp
./autogen.sh --prefix=/opt/gimp-2.7 --disable-gtk-doc
make -j4
sudo make install -j4

a questo punto se tutto è andato bene ci troviamo con Gimp 2.7 installato in /opt e possiamo avviarlo con:

/opt/gimp-2.7/bin/gimp-2.7

 

La prima valutazione è sicuramente positiva, ma di strada da fare c’è ne ancora tanta. Questo lo dico senza voler fare paragoni tra Gimp e Photoshop, che sarebbe come fare un paragone tra Jenson Button e Michael Schumacher.

 

Script "Estrai qui" per Nautilus 2.28

 

Dopo l’aggiornamento a Nautilus 2.28 dei giorni precedenti, ho risolto alcuni problemi che erano presenti in Debian Squeeze con Nautilus 2.26.3, ma inevitabilmente se ne sono aggiunti di nuovi. Certamente niente di strano dato che siamo in testing, ed oltre a questo se si aggiunge che mi piace fare e disfare, nella mia Debianbox c’è sempre qualcosa che da problemi. Ma come si dice in alcuni casi  ….a ME MI… piace così. Dunque il problema fastidioso consiste nella scomparsa dal menu-tasto destro della voce ,"Estrai qui" per scompattare gli archivi compressi. Per ovviare a questo problema sono ricorso ad uno script, quindi di seguito i passaggi:

$ gedit ~/.gnome2/nautilus-scripts/"Estrai qui"

incolliamoci dentro:

#!/bin/bash
for selected_uri in $NAUTILUS_SCRIPT_SELECTED_URIS; do
file-roller -e $NAUTILUS_SCRIPT_CURRENT_URI $selected_uri
done

poi settiamo i permessi:

chmod +x ~/.gnome2/nautilus-scripts/"Estrai qui"

ed alla fine riavviamo Nautilus:

killall -9 nautilus

A questo punto troveremo nel nostro menu la voce script con all’interno "Estrai qui" .

 

Iphone+Itunnel in Debian Squeeze

 

Questo post nasce come aggiornamento ad un tutorial creato da me qualche mese fa, dal titolo, " Montare iphone via cavo usando itunnel (libiphone-libplist) e Debian ". Gli aggiornamenti più importanti riguardano l’inclusione nei repository ufficiali delle librerie libiphone0 e libplist0, e l’ultima versione di itunnel con il supporto per l’iphone 3gS. Per montare il nostro iphone via cavo iniziamo installando i seguenti tools:

# apt-get install build-essential automake autoconf libtool ifuse libiphone0 libplist0 libgnutls-dev libusb-dev libfuse-dev libglib2.0-dev libxml2-dev libreadline5-dev swig cmake ssh sshfs

Adesso scarichiamo itunnel-0.0.9 per chi ha il 3gS oppure in alternativa la versione itunnel-0.0.4 ( la versione 0.0.5 non so come mai, ma da dei problemi). Adesso andiamo nella nostra home e nella cartella .ssh creiamo un file config simile a questo:

Host myphone
HostName 127.0.0.1
Port 3023
User mobile
ControlMaster auto
ControlPath /tmp/master-%r@%h:%p
ServerAliveInterval 300
UserKnownHostsFile ~/.ssh/myphone_known_hosts
RemoteForward 2202 localhost:22

Creiamo nella nostra home una cartella dove montare l’Iphone:

mkdir iphone

avviamo ssh sull’iphone ed entriamo nella cartella di itunnel

cd itunnel-0.0.9

da root:

./itunnel 3023

ci appare questo:

DebianBox:/home/edmond/itunnel-0.0.9# ./itunnel 3023get_iPhone() success
– successfully got device
server waiting for ssh connection

Apriamo un altra shell e da root:

sshfs -p 3023 root@localhost:/private /home/UTENTE/iphone

io ho scelto la cartella /private, ma si può partire da qualsiasi altra cartella.

verrà chiesta la password di root dell’iphone che di default è:

alpine

A questo punto apriamo nautilus da root, e troveremo il nostro Iphone montato.

Io ho un iphone 3g Jailbroken con firmware 3.0.1.

 

Nautilus 2.28 in Debian Squeeze

 

 

Oggi dopo aver reinstallato Squeeze ho notato che Nautilus mi creava qualche problema in più rispetto a quelli che mi creava di solito. Iniziamo con il dire che di bug Nautilus al momento ne ha circa 150, suddivisi tra Importanti-Normali-Minori. Quelli classificati come Importanti sono circa una decina. Comunque a questo punto ho deciso di installare Nautilus 2.28.0, dato che di default al momento su Squeeze siamo al 2.26.3, e devo dire che qualche miglioramento l’ho trovato, uno su tutti il problema del crash di Nautilus quando si cercava di accedere al menu preferenze per poter modificare il comportamento delle finestre. Certo io avrei voluto anche risolvere questo problema  che dà molto fastidio inquanto non ti permette di accedere a Nautilus da root , ma sicuramente ci si arriverà quanto prima. Di seguito i classici passi per la compilazione di Nautilus 2.28, scaricabile da qua.

#apt-get build-dep nautilus

ed installiamo tutto quello che ci serve per la compilazione, circa 30MB

$tar -xjf nautilus-2.28.0.tar.bz2

$cd nautilus-2.28.0

$ ./configure

$make

#make install

#init 6

 

 

kbd-mode: setting console mode to Unicode (UTF-8)

 

 

Oggi provando a reinstallare Debian Squeeze mi è apparso al momento del boot l’errore seguente:

kbd-mode: setting console mode to Unicode (UTF-8)

facendo una veloce ricerca ho scoperto che è un bug noto, e si può bypassare il problema passando il parametro nopat all’opzione di boot. Quindi una volta avviato da cdrom scegliere la voce help e poi inserire:

install nopat

 a questo punto si può proseguire con l’installazione.

 

Twittare da shell

 

 

Questo è un piccolo tip, per chi usa Twitter  e volesse utilizzarlo da shell per inviare un tweet. Anche io sono da poco su twitter (anche se tweetto poco) all’indirizzo https://twitter.com/edmondweblog. Per chi volesse provare, inserire i propri dati twitter, e da shell:

curl -u USERNAME:PASSWORD -d status="Tweet da shell" > /dev/null

quindi il tweet inviato sarà "Tweet da shell"

Reinstallare i medesimi pacchetti

 

Nel caso si avesse bisogno per vari motivi di reinstallare la propria Debian/Ubuntu, e si volessero gli stessi identici pacchetti senza troppi sbattimenti,  ci sono dei semplici passaggi da seguire:

Salvare su un supporto la lista dei pacchetti e il sources.list:

dpkg --get-selections | grep -v deinstall > ~/lista-pacchetti

cp /etc/apt/sources.list ~/sources.list.bkp

A questo punto reinstallare la propria distribuzione ed aggiorniamo:

sudo apt-get update

sudo apt-get dist-upgrade

per poi reinstallare i pacchetti precedentemente salvati:

sudo dpkg --set-selections < ~/lista-pacchetti

apt-get install dselect

dselect install