DVD-Slideshow GUI for Linux

 

DVD-Slideshow è un tool a linea di comando che permette di creare dvd e slideshow di una nostra galleria di foto-immagini. Diciamo che le opzioni sono tante e per questo rimando per il momento, alla visione della pagina man dvd-slideshow. Quello che volevo segnalare e di cui mi sono accorto proprio oggi e di Slideshow, che semplifica e velocizza di parecchio il tutto, dato che si tratta di una GUI scritta in pyton ed in pygtk proprio per dvd-slideshow. Per iniziare installiamo ciò che ci serve:

# apt-get install imagemagick dvd-slideshow mencoder dvdauthor mkisofs cdrecord

procediamo con il download e poi:

tar xzf slideshow.tar.gz

cd slideshow

./slideshow.py

Una volta lanciato il programma ci sono varie opzioni tra cui la scelta tra formato dvd o flv, nel caso si scegliesse il formato dvd, il programma crea una cartella /tmp nello stesso percorso della nostra galleria di immagini, e lì troveremo sia il file in .iso che in .vob. Nel caso si scegliesse il formato flv, troveremo un file.flv ed un file.vob. Penso che sia semplice ed intuitivo e non ci sia altro da aggiungere. Lo slideshow l'ho fatto preparando le immagini in una cartella e poi successivamente le ho  ordinate e rinominatoe in massa con questo comando:

ls -A | awk 'BEGIN{n=1} {system("mv "$1" "n".jpg");n=n+1}'

oppure si può fare anche in altri modi. Sotto uno screen di Slideshow.

 

Screencast da shell completo

 

Ed eccoci alla fine della trilogia dello Screencast, trilogia non voluta dato che quando ho iniziato a fare la prima guida, non pensavo certo di continuare, ma poi c'è stata la seconda guida ed adesso la terza ed ultima. Il filo conduttore di queste guide è sostanzialmente lo stesso e cioè si  continua sempre parlando dello Screencast usando il terminale, quindi niente gui, diciamo un sistema per quei piccoli esseri immortali come me. Come sempre quando si fa o si scrive una cosa, il risultato migliore lo si ottiene quando ci si confronta e ci si stimola a vicenda, e questo è quello che è successo con un mio lettore, deer , che ha contribuito alla nascita di questo post, come si può evincere dai commenti nei post precedenti e che ringrazio. A questo punto iniziamo a parlare di come fare uno Screencast completo on the fly. Quello che ci serve è questo script dopo:

chmod a+x recordSoundAndDesktop.sh

./recordSoundAndDesktop.sh

Questo script non fa altro che catturare il video in .avi e successivamente convertire il file .wav creato da arecord in .mp3, il tutto in maniera velocissima. Dato che siamo in argomento voglio citare anche la possibilità di fare uno screencast utilizzando l'audio direttamente da un file. Il comando è il seguente:

ffmpeg -f x11grab -s 1280x1024 -r 30 -i :0.0 -i percorso_del_file.mp3 -ar 22050 -ac 1 -acodec mp2 -ab 128k screen.avi

Altri screecast fatti da me e deer con questo script.

Screencast da shell con audio

 

Qualche tempo fa avevo scritto su come fare uno screencast da shell, ma non avevo accennato alla possibilità di farlo registrando contemporaneamente da un microfono e quindi molto utile per chi volesse fare delle guide. L'idea mi è stata data da un lettore, che ringrazio, e che mi chiedeva appunto se esisteva un unico comando per uno screencast audio-video. Dico subito che ho trovato delle difficoltà nel trovare una soluzione ottimale, poichè usando principalmente Debian testing e Sid, succede che a volte (spesso) quello che hai sperimentato il giorno prima ed era funzionante, il giorno dopo ti da problemi o non funziona. Tuttavia questa volta ho sperimentato il tutto anche su Ubuntu 9.10 che ho installato ieri sera, solo perchè volevo togliermi delle curiosità, del resto la mia ultima frequentazione di Ubuntu risale alla versione 8.4. Di seguito i comandi che mi hanno soddisfatto:

Utilizzando ffmpeg con oss:

ffmpeg -s 1280x1024 -r 25 -f x11grab -i :0.0 -f oss -i /dev/dsp screen.avi

Utilizzando ffmpeg con arecord:

arecord -D default -t raw -c 1 -f S16_LE -r 48000 - | ffmpeg -f s16le -ab 128k -ar 48000 -ac 1 -i - -acodec mp2 -f x11grab -r 2 -s 1280x1024 -i :0.0 -vcodec mpeg4 screen.avi

Ricordarsi di settare in: preferenze dell'audio-ingresso-connettori il proprio microfono. Per ulteriori informazioni ed opzioni guardare qua e qua oltre che ai man.

NetFleet download manager

 

 

NetFleet è un download manager cross-platform scritto in c++ appoggiandosi a le librerie Trolltech Qt.  Con interfaccia molto intuitiva e sotto licenza GPL v3, velocizza il download utilizzando connessioni multiple per ogni file. Per provarlo:

wget

tar xjf netfleet_0.2.1-linux-bin.tar.bz2

cd netfleet_0.2.1-linux-bin

./netfleet.sh

Non male. Per altre info rimando al sito del progetto.

Ma quanto spazio mi occupi

 

Per sapere quali sono i programmi che occupano molto spazio nel nostro sistema, esiste un comando, un pò lunghetto per la verità, ma che ci aiuta a capire chi sono i mostri che occupano così tanto spazio. Io ne ho uno, e si chiama imageshack-uploader, che comunque terrò poichè lo ritengo molto comodo.

56.078 MB linux-source-2.6.30
58.781 MB inkscape
64.422 MB evolution-common
66.570 MB linux-image-2.6.30-1-686
66.574 MB linux-image-2.6.30-2-686
82.582 MB sun-java6-bin
83.547 MB virtualbox-3.0
86.574 MB foomatic-db-gutenprint
106.246 MB openoffice.org-core
570.491 MB imageshack-uploader

Il comando è il seguente:

dpkg-query --show --showformat='${Package;-50}\t${Installed-Size}\n' | sort -k 2 -n | grep -v deinstall | awk '{printf "%.3f MB \t %s\n", $2/(1024), $1}' | tail -n 10

Per modificare il numero di programmi da visualizzare, cambiare il numero successivo a tail -n.

rm -r macromedia

 

Chi mi conosce sa che sono un fissato della privacy e della sicurezza , tanto è vero che sulla mia debianbox uso sempre alcuni di questi modi per proteggere la mia libertà. Però a volte succede che si sottovalutano alcune cose ed una di queste sono i cookies di adobe flash player, tanto è vero che ci riteniamo al sicuro una volta utilizzati gli strumenti che ci da il nostro browser per la cancellazione delle informazioni di navigazione. Ebbene non è così, ed invito chi legge questo post ad andare a verificare nei seguenti percorsi:

~/.macromedia/Flash_Player/#SharedObjects/xxxx/
~/.macromedia/Flash_Player/macromedia.com/support/flashplayer/sys

Ci sono le cartelle ed i nomi dei siti che abbiamo visitato, e questo a me non piace, e quindi ho dato il comando:

$ rm -r .macromedia

e poi sono andato nella pagina di setup di Adobe ed ho settato il tutto in modo di non avere più sorprese.

Inxi informazioni di sistema

 

Inxi è un tool che ho conosciuto da poco e che ho subito apprezzato per la sua semplicità e per l'immediatezza con cui visualizzi a schermo le informazioni del tuo sistema, grazie ai due colori, blu e rosso. Per installarlo io usato:

# cd /usr/local/bin && wget -Nc smxi.org/inxi && chmod +x inxi

oppure usare i repository per le Debian based di cathbards:

su
wget -O /etc/apt/sources.list.d/cathbard.list https://cathbard.com/files/cathbard.list
apt-get update && apt-get install cathbard-keyring inxi

Per chi usa Arch:

cd /usr/bin && wget -Nc smxi.org/inxi && chmod +x inxi

A questp punto basta lanciarlo come in figura con il comando:

inxi -F

per chi vuole il colore rosso basta affiancare l'opzione -c6:

inxi -F -c6

Questi gli altri comandi:

Leggi tutto “Inxi informazioni di sistema”

Colorare il cursore della Shell

 

Questo post nasce come integrazione a delle mie guide fatte in precedenza che si trovano qua e qua, per dare più colore alla shell, ma nasce soprattutto da una domanda fattami da un lettore, che mi chiedeva: "Come si facesse a cambiare solo il colore del cursore ed utilizzare il verde per l'utente normale ed il  rosso per root " Rispondo subito dicendo che si può cambiare il cursore e si può testare il tutto con questi comandi:

echo -ne "\033]12;Green\007"
echo -ne "\033]12;Red\007"
echo -ne "\033]12;Blue\007"
echo -ne "\033]12;Yellow\007"

A questo punto scelto il colore del cursore sostituiamo la stringa PS1 presente in .bashrc, con la stringa in basso che va bene per le Debian based.

PS1='${debian_chroot:+($debian_chroot)}\u@\h:\w\$'

poi incolliamo alla fine di .bashrc:

echo -ne "\E]12;green\007"

poi salviamo il tutto in .bashrc per l'utente normale oppure in /root/.bashrc per l'utente root.

Per chi volesse una situazione come quella in figura o una base da dove partire può usare questa:

PS1="\[\e[31;1m\]\u-\[\e[32;1m\]\H \[\e[0m\]"

o questa:

PS1='\[\e[1;42m\d\\\t\\\]\u\H\[\e[0;40m\]:\w\$'

La stringa sopra è bruttissima e mi meraviglio pure che funzioni certamente si può ordinare e semplificare, ma io non ho più voglia

Diamo più colore alla shell

 

Oggi mi è venuto in mente di dare un po più di colore al mio terminale e quindi mi sono messo all'opera per fare alcuni cambiamenti ed aggiungere ad una guida fatta in passato, il colore verde per l'utente normale ed il rosso per quello di root, in più l'orario e la data. Senza scendere troppo nei particolari andiamo a vedere questo tipo di personalizzazione. Iniziamo con il dire che quello che andiamo a modificare è la variabile di ambiente "PS1", quindi per conoscere i dati che si trovano all'interno, basta un:

echo $PS1

che nel mio caso restituisce questo:

\[\e]0;\u@\h: \w\a\]\[\e[1;42m\d\\\t\\\]\u\H\[\e[0;40m\]:\w\$

Nel terminale inserendo la stinga sottostante, subito  appariranno  le nuove modifiche,  che ognuno può ulteriormente modificare a proprio piacimento, e alla fine salvarle in .bashrc per renderle effettive per l'utente normale, o in /root/.bashrc per quello di root. Questa stringa andrà chiaramente a sosituire quella di default che si trova quasi all'inizio di .bashrc.

Utente normale colore verde:

PS1='\[\e[1;42m\d\\\t\\\]\u\H\[\e[0;40m\]:\w\$'

Root colore rosso:

PS1='\[\e[1;41m\d\\\t\\\]\u\H\[\e[0;40m\]:\w\$'

Spiegazione della stringa:

\[   marca l'inizio di una sequenza di caratteri non stampabili, che può essere usata per includere nel prompt  una  sequenza di controllo del terminale.

\e       un carattere ASCII di escape (033)

1;42     formattazione in grassetto colore di sfondo verde intensità normale

 m       fine di una sequenza ANSI

\d       la data nel formato "Giorno-della-settimana Mese Giorno"

\\       un backslash

\t       l'ora corrente nel formato HH:MM:SS 24 ore

\u       il nome-utente dell'utente corrente

\H       il nome dell'host

0;40     formattazione normale colore di sfondo nero intensità normale

\]       marca la fine di una sequenza di caratteri non stampabili

\w       la directory di lavoro corrente con HOME abbreviato con una tilde

Lista dei colori: Leggi tutto "Diamo più colore alla shell"

4 modi diversi per generare password

 

Per generare una password, oltre al comando precedente, esistono altri 4 comandi, o almeno io conosco solo questi, comunque tutti da riga di comando.

egrep -ioam1 '[a-z0-9]{8}' /dev/urandom

openssl rand -base64 9

makepasswd --chars=20

< /dev/urandom tr -dc A-Za-z0-9_ | head -c10 | xargs | cat