FreePBX Trunk Pjsip su FRITZBox

 FreePBX Trunk Pjsip su FRITZ!Box

FreePBX Trunk Pjsip su FRITZ!Box

 

Guida su come configurare un FreePBX Trunk Pjsip su FRITZBox, per funzionare in parallelo ad un centralino FreePBX/Asterisk. Io ho una connessione dati e voce con Vodafone, ed il mio numero si registra correttamente attraverso il router FRITZ!Box, utilizzando dei dect. I router FRITZ!Box, hanno un centralino incorporato, che in maniera semplice registrano sia i telefoni analogici che i telefoni voip, ma se si volesse  aumentare di molto i telefoni, ed avere un centralino più strutturato, con un IVR per esempio, bisogna affidarsi al centralino Asterisk/FreePBX. Questa guida parte dal presupposto, che il FRITZ!Box ed il server PBX sono gia configurati e funzionanti.

1) Creare interno server FreePBX direttamente sul FRITZ!Box:

Menù Telefonia > Dispositivi di telefonia > Configurazione nuovo dispositivo, e poi seguire le immagini:

FreePBX Trunk Pjsip su FRITZ!BoxFreePBX Trunk Pjsip su FRITZ!BoxFreePBX Trunk Pjsip su FRITZ!BoxNotare che il nome utente è numerico e queste credenziali andranno inserite successivamente nel Trunk pjsip in FreePBX.

 

2) Creazione Trunk pjsip in FreePBX

Esempio delle immagini:

Trunk Name=FreePBX
Outbound caller ID=numero telefonico
CID Options=Force Trunk CID
Maximum Channels=2

 

Trunk Pjsip Settings:

username=15051948
password=PasswordDifficile
server=192.168.1.1 (ip FRITZ!Box)
porta=5060 udp

 

Trunk Pjsip Settings Advanced:

Contact User=15051948
From User=15051948

 

Trunk Codecs:

 

In conclusione, con questo tipo di configurazione abbiamo integrato il nostro centralino Asterisk/FreePBX, con la robustezza di un router FRITZ!Box.

FreePBX Trunk Pjsip su FRITZ!Box

enjoy 😉

 

Asterisk 18 FreePBX 16 su Raspberry Pi 4 e Raspberry Pi OS Bullseye

 

Asterisk 18 FreePBX 16 su Raspberry Pi 4 e Raspberry Pi OS BullseyeAsterisk 18 FreePbx 16 su Raspberry Pi 4 e Raspberry Pi OS Bullseye

 

In questa guida aggiornata, scriverò di una installazione su single board Raspberri py 4 con Raspberry Pi OS Bullseye 11, di Asterisk 18 e Freepbx 16. FreePBX 16 funziona bene, e la novità principale è il supporto a php7.4. Esiste anche una versione già pronta, raspbx, ma io preferisco installare tutto da me, poichè il sistema risulta molto più fluido. I passaggi successivi saranno eseguiti come utente root, su una nuova installazione di Raspberry Pi OS Bullseye lite. L’installazione prenderà circa 90 minuti, e prevede che il sistema sia già stato installato e che si abbia un accesso ssh.

1) Aggiornare il sistema

$ sudo su
# apt update
# apt upgrade -y
# reboot
2) Scaricare le dipendenze ed i servizi necessari
# apt install -y wget bison flex php php-pear php-cgi php-common php-curl php-mbstring php-gd php-mysql php-php-gettext php-bcmath php-zip php-xml php-imap php-json php-snmp php-fpm libapache2-mod-php git curl libnewt-dev libssl-dev libncurses5-dev subversion libsqlite3-dev build-essential libedit-dev libjansson-dev libxml2-dev uuid-dev dh-make libssl-dev sox mariadb-client-10.5 mariadb-server-10.5

3) Installare nodejs

# curl -sL https://deb.nodesource.com/setup_18.x | sudo -E bash -
# apt install -y nodejs

4) Reboot server

# reboot

5) Scaricare Asterisk 18 e FreePBX 16

$ sudo su
# cd /usr/src
# wget https://downloads.asterisk.org/pub/telephony/asterisk/asterisk-18-current.tar.gz
# wget https://mirror.freepbx.org/modules/packages/freepbx/freepbx-16.0-latest.tgz

6) Installare Asterisk 18

# tar xvfz asterisk-18-current.tar.gz
# rm -rf asterisk-18-current.tar.gz
# cd asterisk-18.*
# contrib/scripts/get_mp3_source.sh
# ./contrib/scripts/install_prereq install
# ./configure --with-jansson-bundled
# make menuselect

 

inserire il prefisso internazionale, nel nostro caso 39:

Asterisk 14 Freepbx 14 su Debian Stretch 9.1abilitare format_mp3:

abilitare “macro” in make menuselect > Application > app_macro:

Asterisk 18 FreePBX 16 su Raspberry Pi 4 e Raspberry Pi OS Bullseye

quindi:

# make -j8
# make install
# make samples
# make config

7) Creazione utente Asterisk e permessi

# groupadd asterisk
# useradd -r -d /var/lib/asterisk -g asterisk asterisk
# usermod -aG audio,dialout asterisk
# chown -R asterisk.asterisk /etc/asterisk
# chown -R asterisk.asterisk /var/{lib,log,run,spool}/asterisk
# chown -R asterisk.asterisk /usr/lib/asterisk
# sed -i 's/#AST_USER="asterisk"/AST_USER="asterisk"/g' /etc/default/asterisk
# sed -i 's/#AST_GROUP="asterisk"/AST_GROUP="asterisk"/g' /etc/default/asterisk
# systemctl restart asterisk
# /lib/systemd/systemd-sysv-install enable asterisk

verificare che asterisk funzioni correttamente:

# asterisk -rvvv

8) Configurazione Apache2

# cp /etc/apache2/apache2.conf /etc/apache2/apache2.conf_orig
# sed -i 's/AllowOverride None/AllowOverride All/' /etc/apache2/apache2.conf
# sed -i 's/^\(User\|Group\).*/\1 asterisk/' /etc/apache2/apache2.conf
# mv /var/www/html /var/www/html.bak
# a2enmod rewrite
# systemctl restart apache2

9) Installare FreePBX 16

# cd /usr/src/
# tar xvfz freepbx-16.0-latest.tgz
# rm -rf freepbx-16.0-latest.tgz
# cd freepbx
# ./install -n
# fwconsole chown
# fwconsole ma refreshsignatures
# fwconsole ma installall
# fwconsole reload
# fwconsole restart

In conclusione, se tutto è andato bene il server Asterisk è raggiungibile all’indirizzo http://ip_raspberry. La prima cosa da fare è quella di scegliere nome utente, password e mail, per accedere al pannello di amministrazione. Andare poi nel menu Admin-Module Admin e scaricare ed aggiornare i moduli rimanenti.

 

enjoy 😉

 

VirtualBox on Debian 11 Bullseye

 

VirtualBox on Debian 11 Bullseye

 

VirtualBox on Debian 11 Bullseye

Attualmente non esistono repository per Debian 11 bullseye per installare VirtualBox, ma solamente quelli per Debian 10. Ma sul sito Oracle esiste una versione “all distributions” che funziona su Debian 11. Si tratta di uno script che installerà VirtualBox 6.1 senza problemi:

Scaricare e salvare lo script, oppure:

$ sudo apt install build-essential linux-headers-amd64
$ wget https://download.virtualbox.org/virtualbox/6.1.22/VirtualBox-6.1.22-144080-Linux_amd64.run
$ chmod +x VirtualBox*
$ sudo ./VirtualBox*

esiste anche VirtualBox Extension Pack 6.1.22.

VirtualBox on Debian 11 Bullseye

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How to compile kernel 5.11 on Debian 11

How to compile kernel 5.11 on Debian 11

How to compile kernel 5.11 on Debian 11

Nei giorni scorsi ho più volte ricompilato il kernel poichè volevo risolvere il problema del lettore “Alcor Micro AU6625”, che su un notebook HP Pavillion 15-dk000nl, non viene riconosciuto, sia su Debian che su tutte le altre distro. Da quello che ho visto e letto, fin dal kernel 5.6, è stato inserito questo driver, ma per quanto mi riguarda non sembra funzionare. Io stesso ho fatto dei cambiamenti, ma senza nessun risultato al momento. Ad ogni modo questa è una altra storia.

Il kernel si può compilare direttamente, come moduli, oppure attraverso la creazione di un pacchetto in formato .deb, installabile.

Prerequisiti:

$ sudo apt-get install build-essential libncurses-dev bison flex libssl-dev libelf-dev dwarves bc rsync wget

Metodo 1

Scaricare il kernel direttamente dalla pagina ufficiale, oppure con wget:

$ mkdir kernel; cd kernel
$ wget https://cdn.kernel.org/pub/linux/kernel/v5.x/linux-5.11.18.tar.xz
$ tar -xvf linux*
$ cd linux-5.11.18/

a questo punto utilizzare, “localmodconfig“, per un kernel minimale/leggero, che provvederà a caricare ed utilizzare solo i driver strettamente necessari per il funzionamento del computer, oppure “menuconfig“, per abilitare nuove funzionalità.

$ make localmodconfig
$ make -j $(nproc)
$ make -j $(nproc) modules
$ sudo make modules_install

il processo prenderà un pò di tempo, tutto dipende dalla potenza dei processori, il mio è un 12 core, quindi ha fatto relativamente presto. Per utilizzare al massimo i processori ho utilizzato “make -j $(nproc)“, che sfrutta tutti i processori esistenti. In fine riavviare.

Metodo 2

$ mkdir kernel; cd kernel
$ wget https://cdn.kernel.org/pub/linux/kernel/v5.x/linux-5.11.18.tar.xz
$ tar -xvf linux*
$ cd linux-5.11.18/

per non avere l’errore seguente:

make[4]: *** No rule to make target 'debian/certs/test-signing-certs.pem', needed by 'certs/x509_certificate_list'.  Stop.
make[4]: *** Waiting for unfinished jobs...

modificare CONFIG_SYSTEM_TRUSTED_KEYS utilizzando sed:

$ sed -ri '/CONFIG_SYSTEM_TRUSTED_KEYS/s/=.+/=""/g' .config

costruzione linux-image e linux-headers:

$ make localmodconfig
$ time nice make -j`nproc` bindeb-pkg
$ cd ..
$ sudo dpkg -i linux-image-* linux-headers-*

How to compile kernel 5.11 on Debian 11

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Come ascoltare la musica nel telefono tramite le casse del pc Debian Gnu Linux

 

Guida su come ascoltare la musica presente nel telefono, tramite bluetooth, direttamente da un pc/notebook. Con i nuovi dispositivi cellulari, e le ottime proposte di musica, dei vari Itunes, Musica, Spotify, Amazon Music,  ecc ecc, ci si trova ad avere tutta la musica a disposizione sul cellulare e non sul pc, fermo restando che la si potrebbe ascoltare direttamente dal web. Questo trucchetto è molto utile per ascoltare ad un volume più alto la musica, tutto questo sfruttando le casse più potenti del pc. Gli unici requisiti sono: il bluetooth, ed una installazione di un OS Linux, nel mio caso Debian 10, e molto probabilmente tutto funzionerà out of the box. Nel caso non fossero presenti, installare i pacchetti necessari:

sudo apt install bluez
sudo apt install pulseaudio pulseaudio-utils pavucontrol pulseaudio-module-bluetooth

Io utilizzo Mate come desktop environment, come si vede nel video, quindi i passi successivi saranno:

  1. Avviare il bluetooth
  2. Lanciare Bluetooth Manager
  3. Scansione e pairing tramite codice col cellulare
  4. Avviare la musica sul cellulare
Come ascoltare la musica nel telefono tramite le casse del pc Debian Gnu LinuxCome ascoltare la musica nel telefono tramite le casse del pc Debian Gnu Linux

 

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AnyDesk su Debian 11

AnyDesk su Debian 11AnyDesk su Debian 11

Guida su come installare AnyDesk, su Debian 10 e Debian 11. AnyDesk è un alternativa a Teamviewer, ed è uno strumento veloce ed affidabile per il controllo remoto. Su Debian 10 Buster e Debian 11 Bullseye, può essere installato via repository:

Installazione:

$ sudo su
# apt install wget
# wget -qO - https://keys.anydesk.com/repos/DEB-GPG-KEY | apt-key add -
# echo "deb http://deb.anydesk.com/ all main" > /etc/apt/sources.list.d/anydesk-stable.list
# apt update
# apt install anydesk -y

AnyDesk su Debian 11

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How to enable Wireshark like user

Wireshark should non-superusers be able to capture packets
How to enable Wireshark like user

Nel momento in cui si installa wireshark, viene mostrato la possibilità di scegliere, tra l’utilizzo come normale utente , oppure come consigliato, da root. Purtroppo la scelta di avviare wireshark come semplice user, non funziona, almeno in Debian 10/11, per un problema di permessi “Wireshark should non-superusers be able to capture packets”.

Soluzione:

sudo usermod -a -G wireshark $USER
sudo chgrp wireshark /usr/bin/dumpcap
sudo chmod 755 /usr/bin/dumpcap
sudo setcap cap_net_raw,cap_net_admin=eip /usr/bin/dumpcap

enjy 😉

 

Fast-cli speedtest da terminale Debian 10

 

Fast-cli speedtest da terminale Debian 10

Fast-cli speedtest da terminale Debian 10

Il sito Fast.com per misurare la connessione internet, è un servizo a cui provvede Netflix per far verificare se si è in grado di visualizzare i loro contenuti. Anche in questo caso, con fast-cli, come per speedtest-cli, la misurazione si può fare anche da terminale. Quello che serve è una installazione aggiornata di nodejs, poichè la versione nei repository, la v10.24.0, non va bene.

Rimozione ed Installazione nodejs:

$ sudo apt purge npm
$ sudo apt-get install curl software-properties-common
$ curl -sL https://deb.nodesource.com/setup_15.x | sudo bash -
$ sudo apt-get install nodejs

Installazione fast-cli:

$ sudo npm install --global fast-cli

Utilizzo:

$ fast -u
Fast-cli speedtest da terminale Debian 10

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Speedtest-cli failed su Debian 10

Speedtest-cli failed su Debian 10

Speedtest-cli failed su Debian 10

Nell’ultimo periodo lo strumento di speedtest da riga di comando, speedtest-cli, installato direttamente dai repository, sembra non funzionare più. L’errore che si ha, se non ricordo male, riporta ad errori “php ed altri”  Io ho risolto rimuovendo la vecchia installazione, ed installando il tutto manualmente:

Rimozione:

sudo apt remove --purge speedtest-cli

oppure:

sudo pip uninstall speedtest-cli

Installazione:

sudo apt-get install python3-pip
wget https://raw.github.com/sivel/speedtest-cli/master/speedtest.py
chmod a+rx speedtest.py
sudo mv speedtest.py /usr/local/bin/speedtest-cli
sudo chown root:root /usr/local/bin/speedtest-cli
sudo speedtest-cli
Speedtest-cli failed su Debian 10

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Raspberry Pi backup veloce sd card

 

Raspberry Pi backup veloce sd card

Raspberry Pi backup veloce sd card

 

Guida su come ottenere un backup veloce e funzionante del proprio sistema. Per chi utilizza un Raspberry Pi, con tutto il sistema installato su sd card, è buona regola avere un backup completo, per poter ovviare velocemente ad una ipotetica perdita/rottura dei dati sulla sd card. A difesa delle sd card, io posso tetimoniare, essendo possessore di tanti Raspberry Pi, fin da  maggio 2012, che se si acquistano le migliori, difficilmente si rompono. Io per i vari utilizzi, ho speso di più per la sd card che per il Raspberry Pi. I metodi di backup a cui io mi riferisco utilizzano i comandi dd e rsync.  Il classico metodo più utilizzato e sicuro è il seguente:

 

Metodo 1)

Estrarre dal Raspberry Pi la sd card di origine e creare un file img

sudo dd bs=4M if=/dev/sdx of=PiOS.img

Ripristinare su sd card di backup:

sudo dd bs=4M if=PiOS.img of=/dev/sdx

Con il metodo sopra i tempi sono più lunghi, poichè dd, clona tutto. Esistono altri metodi simili, aggiungendo la compressione, ma a me non soddisfano.

 

Metodo 2)

Questo metodo è quello che utilizzo io, e può essere eseguito sia a caldo, sia estraendo la sd card clonandola. Per questo metodo si utilizza dd, solo per quanto riguarda le tabelle delle partizioni, e la partizione di boot, tutto il resto lo farà rsync copiando velocemente il contenuto della rootfs.

Inserire su pc la  sd card da cui effettuare il backup e raccogliere informazioni:

sudo fdisk -l

 

Raspberry Pi backup veloce sd card

 

 

esistono 2 partizioni, nel mio caso, /dev/sdc1 di boot ed /dev/sdc2 rootfs. Bisogna prendere nota delle 2 voci start, 8192 e 534528, cosicchè da creare una identica tabella delle partizioni, contenendo tutti i files di boot:

sudo dd bs=4k count=$((8192/8)) if=/dev/sdc | gzip >boot-img.gz
sudo dd bs=4k count=$((534528/8)) if=/dev/sdc | gzip >rootfs-img.gz

Adesso dobbiamo copiare in una cartella il contenuto di /dev/sdc2 utilizzando rsync:

sudo apt install rsync
sudo mkdir /mnt/{dati,rootfs}
sudo mount /dev/sdc2 /mnt/dati/
sudo rsync -aHAXSP /mnt/dati/ /mnt/rootfs/
sudo umount /dev/sdc2

Basta. Finito. Tempo totale meno di 3 minuti:

 

Raspberry Pi backup veloce sd card

 

Inserire la sd card di backup:

Azzerare tabella partizioni:

sudo dd count=1 bs=512 if=/dev/zero of=/dev/sdc

creazione della tabella delle partizione come da sd card origine:

sudo zcat boot-img.gz | sudo dd bs=4k iflag=fullblock of=/dev/sdc
sudo partprobe /dev/sdc
sudo zcat rootfs-img.gz | sudo dd bs=4k iflag=fullblock of=/dev/sdc
sudo partprobe /dev/sdc

formattare la seconda partizione in ext4:

sudo mkfs.ext4 -L rootfs /dev/sdc2

mount e copia :

sudo mount /dev/sdc2 /mnt/dati/
sudo rsync -aHAXSP /mnt/rootfs/ /mnt/dati/

umount ed attendere, può volerci qualche minuto:

sudo umount /dev/sdc2

 

Tempo totale 15 minuti circa. A questo punto se tutto è andato bene, abbiamo una copia perfetta della sd card di origine. Questo metodo funziona anche in presenza di database.

Raspberry Pi backup veloce sd card

 

enjoy 😉