Creare VLAN in Linux utilizzando il comando ip

 

Per creare VLAN in SysLinuxOS e Debian GNU/Linux utilizzando il comando ip, seguire questi passaggi:

sudo apt-get install vlan

Caricare il modulo del kernel 8021q utilizzando il comando modprobe:

sudo modprobe 8021q

verificare:

lsmod | grep 8021q

output:

edmond@syslinuxos:~$ lsmod | grep 8021q
8021q 40960 0
garp 16384 1 8021q
mrp 20480 1 8021q

Creare una sottointerfaccia VLAN per l’interfaccia di rete desiderata. Ad esempio, per creare una sottointerfaccia VLAN per eth0 con un ID VLAN 10, eseguire il comando:

sudo ip link add link eth0 name eth0.10 type vlan id 10

Assegnare un indirizzo IP alla nuova sottointerfaccia VLAN utilizzando il comando ip addr. Ad esempio, per assegnare l’indirizzo IP 192.168.10.1/24 alla nuova sottointerfaccia VLAN, eseguire il comando:

sudo ip addr add 192.168.10.1/24 dev eth0.10

Attivare la nuova sottointerfaccia VLAN utilizzando il comando ip link:

sudo ip link set dev eth0.10 up

Ripetere i passaggi precedenti per creare ulteriori sottointerfacce VLAN se necessario. Per rendere la configurazione VLAN persistente dopo il riavvio, aggiungere le seguenti righe al file /etc/network/interfaces:

sudo nano /etc/network/interfaces

aggiungere:

auto eth0.10
iface eth0.10 inet static
address 192.168.10.1
netmask 255.255.255.0

successivamente caricare permanentemente il modulo al boot:

sudo su -c 'echo "8021q" >> /etc/modules'

Riavviare il servizio di rete per applicare le modifiche:

sudo systemctl restart networking.service

Ecco fatto! Hai creato una sottointerfaccia VLAN in Linux utilizzando il comando ip.

enjoy 😉

 

Installare Zabbix su SysLinuxOS e Debian 11

 

Installare Zabbix su SysLinuxOS e Debian 11

Installare Zabbix su SysLinuxOS e Debian 11

Zabbix è un sistema di monitoraggio di rete e server open-source, che consente di tenere sotto controllo la disponibilità, la performance e lo stato degli apparati di rete, dei server e delle applicazioni. Zabbix è in grado di raccogliere dati da vari tipi di dispositivi, come server, switch, router, firewall, sensori e applicazioni, e di analizzarli per identificare eventuali problemi o anomalie. Inoltre, permette di definire soglie di allarme e di notificare gli amministratori di sistema in caso di problemi tramite vari canali, come e-mail, SMS, messaggi instantanei, ecc.
Zabbix è altamente flessibile e personalizzabile, grazie alla sua architettura modulare e al supporto di numerose estensioni e plugin. Inoltre, offre una vasta gamma di funzionalità avanzate, come la visualizzazione grafica dei dati, la generazione di report, la gestione di agenti distribuiti, la tracciabilità degli eventi, la gestione delle configurazioni, ecc. Zabbix è una soluzione affidabile e scalabile, adatta a soddisfare le esigenze di monitoraggio di qualsiasi tipo di infrastruttura, dalle piccole alle grandi imprese.

Ecco i passi per installare Zabbix su SysLinuxOS e Debian 11 con MariaDB e Apache2:

Passo 1 – Aggiornare il sistema:
$ sudo apt update
$ sudo apt upgrade
Passo 2 – Scaricare la versione di  Zabbix dal sito
$ wget https://repo.zabbix.com/zabbix/6.2/debian/pool/main/z/zabbix-release/zabbix-release_6.2-4%2Bdebian11_all.deb
$ sudo dpkg -i zabbix-release_6.2-4+debian11_all.deb
$ sudo apt update

Installare i pacchetti necessari:

$ sudo apt install zabbix-server-mysql zabbix-frontend-php zabbix-apache-conf zabbix-sql-scripts zabbix-agent
Passo 3 – Installare Mariadb e Apache2
sudo apt install mariadb-server mariadb-client

Configurare il database MariaDB:

sudo mysql_secure_installation

Seguire le istruzioni per configurare il server MariaDB. Creare un nuovo utente e un nuovo database:

sudo mysql -u root -p
CREATE DATABASE zabbixdb CHARACTER SET UTF8 COLLATE UTF8_BIN;
CREATE USER 'zabbixuser'@'localhost' IDENTIFIED BY 'PASSWORD_FORTE';
GRANT ALL PRIVILEGES ON zabbixdb.* TO 'zabbixuser'@'localhost';
FLUSH PRIVILEGES;
exit;
Passo 4 – Configurare il server Zabbix:
sudo nano /etc/zabbix/zabbix_server.conf

Verificare ed aggiornare i seguenti parametri:

DBName=zabbixdb
DBUser=zabbixuser
DBPassword=PASSWORD_FORTE

Salvare e chiudere il file.

Importare lo schema del database:

sudo zcat /usr/share/doc/zabbix-server-mysql/create.sql.gz | sudo mysql -u zabbixuser -p zabbixdb

inserire password creato sopra

Passo 5 – Configurare Apache2:
sudo nano /etc/apache2/conf-available/zabbix.conf

modificare eventualmente le seguenti linee:

php_value max_execution_time 300
php_value memory_limit 512M
php_value post_max_size 32M
php_value upload_max_filesize 256M
php_value max_input_time 300
php_value date.timezone Europe/Rome

Attivare il modulo Apache2:

sudo a2enconf zabbix.conf

Riavviare Apache2 e il server Zabbix:

sudo systemctl restart apache2
sudo systemctl restart zabbix-server
sudo systemctl enable zabbix-server zabbix-agent apache2
Passo 6 – Accedere alla pagina web di Zabbix:
http://<tuo_indirizzo_ip_server>/zabbix

Seguire le istruzioni per completare l’installazione.

Installare Zabbix su SysLinuxOS e Debian 11

 

enjoy 😉

 

Configurare Wake-on-LAN usando systemd

 

Configurare Wake-on-LAN usando systemd

Configurare Wake-on-LAN usando systemd

 

Configurare Wake-on-LAN usando systemd per inviare un magic packet sulla rete. Per utilizzare questa funzione, è necessario abilitare il supporto WoL nel BIOS/UEFI e configurare il sistema operativo per rilevare e rispondere ai pacchetti magici. In questa guida, vedremo come configurare Wake-on-LAN su un sistema Debian, SysLinuxOS utilizzando systemd.

Passo 1 – Verificare la compatibilità hardware

Prima di procedere, è importante verificare che il dispositivo di rete del computer supporti Wake-on-LAN. È possibile farlo eseguendo il seguente comando:

 
sudo ethtool <interface-name> | grep "Wake-on"

dove <interface-name> è il nome dell’interfaccia di rete (ad esempio eth0 o enp3s0). Se il comando restituisce una riga con “Wake-on: d“, significa che la scheda di rete supporta WoL.

edmond@SysLinuxOS:~$ sudo ethtool enp3s0 | grep "Wake-on"
Supports Wake-on: pumbg
Wake-on: d
$ sudo ethtool enp3s0
edmond@SysLinuxOS:~$ sudo ethtool enp3s0
Settings for enp3s0:
Supported ports: [ TP MII ]
Supported link modes: 10baseT/Half 10baseT/Full
100baseT/Half 100baseT/Full
1000baseT/Full
Supported pause frame use: Symmetric Receive-only
Supports auto-negotiation: Yes
Supported FEC modes: Not reported
Advertised link modes: 10baseT/Half 10baseT/Full
100baseT/Half 100baseT/Full
1000baseT/Full
Advertised pause frame use: Symmetric Receive-only
Advertised auto-negotiation: Yes
Advertised FEC modes: Not reported
Speed: Unknown!
Duplex: Unknown! (255)
Auto-negotiation: on
master-slave cfg: preferred slave
master-slave status: unknown
Port: Twisted Pair
PHYAD: 0
Transceiver: external
MDI-X: Unknown
Supports Wake-on: pumbg
Wake-on: d
Link detected: no

la lettera d, significa che WOL sulla scheda è disabilitato, per abilitarlo con g:

$ sudo ethtool --change enp3s0 wol g

il comando sopra però è provvisorio.

Passo 2 – Configurare systemd per abilitare Wake-on-LAN al boot
$ sudo tee /etc/systemd/network/10-enp3s0.link << EOF
[Match]
MACAddress=e8:d8:d1:86:cd:ce

[Link]
WakeOnLan=magic
EOF

dove <MAC-address> è l’indirizzo MAC della scheda di rete del computer.

Passo 3 – Identificare il pc in rete

Determinare l’indirizzo MAC del dispositivo di destinazione che si desidera risvegliare:

$ ip neigh show
Passo 4 – Testare Wake-on-LAN

Per testare Wake-on-LAN, inviare un pacchetto magico sulla rete utilizzando uno strumento come wakeonlan o etherwake:

$ sudo apt-get install wakeonlan etherwake

comandi:

$ sudo etherwake -i <nome_interfaccia> <indirizzo_MAC>
$ sudo wakeonlan <indirizzo_MAC>

Il computer dovrebbe avviarsi dopo aver ricevuto il pacchetto magico.

Conclusioni

In questa guida, abbiamo visto come configurare Wake-on-LAN su un sistema Debian GnuLinux, SysLinuxOS,  utilizzando systemd. Questa funzionalità può essere utile per accendere un computer a distanza e risparmiare energia evitando di tenerlo acceso costantemente.

Configurare Wake-on-LAN usando systemd

 

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Connessione wifi da terminale via nmcli

Connessione wifi da terminale via nmcli

Connessione wifi da terminale via nmcli

Come configurare la connessione wireless utilizzando il terminale ed nmcli Nelle distribuzioni Linux come Debian e SysLinuxOS, la connessione wireless può essere configurata utilizzando l’interfaccia grafica del sistema Network Manager, ma in alcuni casi può essere necessario utilizzare la riga di comando. In questa guida vedremo come configurare la connessione wireless utilizzando il terminale

In primo luogo, è necessario identificare il nome dell’interfaccia wireless utilizzando il comando seguente:

$ nmcli device status

L’output del comando mostrerà l’elenco delle interfacce di rete disponibili. In questo esempio, l’interfaccia wireless è denominata “wlo1“. Successivamente, è possibile connettersi a una rete wireless WPA/WPA2 utilizzando il comando seguente:

$ nmcli device wifi connect ID ifname wlo1 password PASSWORD_RETE private yes hidden no

Dove “ID” è il nome della rete wireless e “PASSWORD_RETE” è la password della rete wireless. Inoltre, in questo esempio “wlo1” è il nome dell’interfaccia wireless. Se la connessione viene stabilita correttamente, è possibile verificare lo stato della connessione utilizzando il comando seguente:

$ nmcli connection show
disconnettersi dalla rete wireless attualmente connessa:
$ nmcli device disconnect wlo1

visualizzare le informazioni dettagliate sulla connessione wireless attiva:

$ nmcli connection show ID --show-secrets

consultare l’elenco delle reti wireless disponibili, inclusi i loro canali, la qualità del segnale e altri dettagli:

$ nmcli device wifi list
mostrare password in chiaro e QRcode:
$ nmcli device wifi show-password ifname wlo1
rimuovere una connessione wireless:
$ nmcli connection delete ID
Interfaccia grafica:
$ nm-connection-editor
Connessione wifi da terminale via nmcli
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Monitorare Raspberry Pi con RPI-Monitor

 

Monitorare Raspberry Pi con RPI-Monitor

Monitorare Raspberry Pi con RPI-Monitor

 

Guida su come monitorare via Web UI un server Raspberry Pi utilizzando RPI-Monitor.

sudo apt update
sudo apt install dirmngr -y
sudo wget http://goo.gl/vewCLL -O /etc/apt/sources.list.d/rpimonitor.list
sudo apt-key adv --recv-keys --keyserver keyserver.ubuntu.com E4E362DE2C0D3C0F
sudo apt update
sudo apt install rpimonitor
sudo /etc/init.d/rpimonitor update

abilitare rpi-monitor allo startup come servizio:

sudo nano /etc/systemd/system/rpimonitor.service

ed inserire le righe sotto:

[Unit]
Description=RPi-Monitor daemon
Before=multi-user.target
After=remote-fs.target
After=network-online.target
Wants=network-online.target

[Service]
Type=simple
Restart=on-failure
KillMode=mixed
Nice=19
ExecStartPre=/bin/sleep 10
ExecStart=/usr/bin/rpimonitord
ExecStop=/bin/kill $MAINPID
StandardOutput=append:/var/log/rpimonitor.log
StandardError=append:/var/log/rpimonitor.log

[Install]
WantedBy=multi-user.target

sudo systemctl daemon-reload
sudo systemctl enable rpimonitor

a questo punto si può accedere ad rpi-monitor all’indirizzo:

http://ip_address:8888

Monitorare Raspberry Pi con RPI-Monitor

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TorrentBox con qBittorrent su Raspberry Pi

Torrentbox con qBittorrent su Raspberry Pi

TorrentBox con qBittorrent su Raspberry Pi

Guida su come installare qBittorrent su Raspberry Pi, per ottenere un server Torrent e scaricare files h24 in sicurezza.

Login via ssh su Raspberry Pi

sudo apt update
sudo apt install qbittorrent-nox -y

Aggiungere l’utente qbitorrent al sistema come non root

sudo useradd -r -m qbittorrent
sudo usermod -a -G qbittorrent $USER

Creazione servizio:

sudo nano /etc/systemd/system/qbittorrent.service

ed inserire:

[Unit]
Description=BitTorrent Client
After=network.target

[Service]
Type=forking
User=qbittorrent
Group=qbittorrent
UMask=002
ExecStart=/usr/bin/qbittorrent-nox -d --webui-port=8080
Restart=on-failure

[Install]
WantedBy=multi-user.target

Avvio qBittorrent:

sudo systemctl start qbittorrent
sudo systemctl enable qbittorrent

Adesso abbiamo Accesso alla WEB UI con utente admin e password adminadmin

http://ip_address:8080

1) cambiare user e password

TorrentBox con qBittorrent su Raspberry Pi

2) installare una vpn

TorrentBox con qBittorrent su Raspberry Pi

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Configurare Samba server su Debian 11 e SysLinuxOS

 

Samba è un software gratuito che consente di condividere file in rete utilizzando il protocollo SMB (Server Message Block). Samba è supportato su varie piattaforme come i sistemi operativi Windows e Unix. Guida per OS Debian based e SysLinuxOS

Step 1 Installazione
sudo apt install samba smbclient cifs-utils
Step 2 Creazione cartelle condivisione:
sudo mkdir /mnt/{private,public}
Step 3 Configurazione smb.conf
sudo nano /etc/samba/smb.conf

ed aggiunger in fondo:

[public]
comment = Public Folder
path = /mnt/public
writable = yes
guest ok = yes
guest only = yes
force create mode = 775
force directory mode = 775


[private]
comment = Private Folder
path = /mnt/private
writable = yes
guest ok = no
valid users = @smbshare
force create mode = 770
force directory mode = 770
inherit permissions = yes
Step 4 Creazione utente e gruppo:
sudo groupadd smbshare
sudo chgrp -R smbshare /mnt/private/
sudo chgrp -R smbshare /mnt/public
sudo chmod 770 /mnt/private/
sudo chmod 775 /mnt/public
sudo useradd -M -s /sbin/nologin sambauser
sudo usermod -aG smbshare sambauser
sudo smbpasswd -a sambauser
sudo smbpasswd -e sambauser

Verificare funzionamento:

sudo touch /mnt/private/test1.txt /mnt/public/test2.txt
sudo systemctl restart smbd

Accesso locale:

smbclient '\\localhost\public' -U sambauser

output ls:

edmond@syslinuxbox:~$ smbclient '\\localhost\public' -U sambauser
Enter WORKGROUP\sambauser's password:
Try "help" to get a list of possible commands.
smb: \> ls
. D 0 Sat May 28 16:52:47 2022
.. D 0 Sat May 28 16:48:41 2022
test2.txt N 0 Sat May 28 16:52:47 2022

69977312 blocks of size 1024. 40744856 blocks available
smb: \>

Accesso da client Linux:

un metodo veloce è quello di aprire il proprio file manager, nel mio caso Caja, ed inserire il percorso:

smb://sambauser@ip_address/public/

Configurare Samba server su Debian 11 e SysLinuxOS

Configurare Samba server su Debian 11 e SysLinuxOS

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Installare Docker su Debian 11 e SysLinuxOS

 

Installare Docker su Debian 11

Installare Docker su Debian 11 e SysLinuxOS

Docker è un programma che consente di impacchettare software in contenitori, ed eseguirli su macchine virtuali . Questi contenitori sono completamente indipendenti, il che aumenta la sicurezza del contenitore, ed inoltre sono molto più leggeri rispetto a delle macchine virtuali.

Prerequisiti Debian 11 bullseye e SyslinuxOS

$ sudo apt update
$ sudo apt upgrade
$ sudo apt-get install apt-transport-https ca-certificates curl gnupg lsb-release

Chiave

$ curl -fsSL https://download.docker.com/linux/debian/gpg | sudo gpg --dearmor -o /usr/share/keyrings/docker-archive-keyring.gpg

Repository

$ echo "deb [arch=amd64 signed-by=/usr/share/keyrings/docker-archive-keyring.gpg] https://download.docker.com/linux/debian $(lsb_release -cs) stable" | sudo tee /etc/apt/sources.list.d/docker.list > /dev/null

Installazione

$ sudo apt update
$ sudo apt install docker-ce docker-ce-cli containerd.io

Docker versione

$ docker --version
Docker version 20.10.14, build a224086

Verfica servizi

$ sudo systemctl status docker
$ sudo systemctl stop docker
$ sudo systemctl start docker

Abilitazione disabilitazione al boot

$ sudo systemctl enable docker
$ sudo systemctl enable containerd.service
$ sudo systemctl disable docker

Aggiungere user al gruppo docker per evitare i privilegi root

$ sudo usermod -aG docker $USER
$ sudo reboot

Test

$ docker run hello-world

Installare Docker su Debian 11

oppure

$ docker run -it debian bash

Rimozione:

$ sudo apt autoremove docker-ce docker-ce-cli containerd.io
$ sudo rm /etc/apt/sources.list.d/docker.list
$ sudo apt update
Installare Docker su Debian 11 e SysLinuxOS

 

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XAMPP PHP 8 su Debian Bullseye

 

XAMPP PHP 8 su Debian Bullseye

XAMPP PHP 8 su Debian Bullseye

XAMPP è una suite completamente gratuita e facile da installare che contiene Apache, MariaDB, PHP, e Perl. La pagina di download è la seguente, una volta scaricato l’installer, cambiare i permersi ed iniziare l’installazione:

$ chmod 755 xampp-linux-*-installer.run
$ sudo ./xampp-linux-*-installer.run --mode gtk --installer-language it

alla fine si potrà scegliere di lanciare subito xampp, e quindi andare in Manage-Servers per avviare i servizi. La schermata iniziale è raggiungibile all’indirizzo https://localhost/. Per avviare xampp da interfaccia grafica quindi utilizzare:

$ sudo /opt/lampp/manager-linux-x64.run

altrimenti si possono utilizzare i seguenti singoli comandi:

$ sudo /opt/lampp/xampp start
$ sudo /opt/lampp/xampp stop
$ sudo /opt/lampp/xampp restart
$ sudo /opt/lampp/xampp startapache
$ sudo /opt/lampp/xampp startmysql
$ sudo /opt/lampp/xampp startftp
$ sudo /opt/lampp/xampp stopapache
$ sudo /opt/lampp/xampp stopmysql
$ sudo /opt/lampp/xampp stopftp
$ sudo /opt/lampp/xampp enablessl
$ sudo /opt/lampp/xampp disablessl

Per il server ProFTP: nome utente «nobody», password «lampp». E’ necessario mettere in sicurezza xampp, creando le password di accesso per i vari servizi. Il comando è il seguente:

$ sudo /opt/lampp/xampp security
XAMPP PHP 8 su Debian Bullseye

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Server DHCP su Debian 11

 

Server DHCP su Debian 11 Bullseye.

 

Installazione e configurazione di un server dhcp su Debian Bullseye:

$ sudo su
# apt install isc-dhcp-server

settare la scheda di rete da utilzzare, nel mio caso eth0:

# nano /etc/default/isc-dhcp-server
# Defaults for isc-dhcp-server initscript
# sourced by /etc/init.d/isc-dhcp-server
# installed at /etc/default/isc-dhcp-server by the maintainer scripts

#
# This is a POSIX shell fragment
#

# Path to dhcpd's config file (default: /etc/dhcp/dhcpd.conf).
#DHCPD_CONF=/etc/dhcp/dhcpd.conf

# Path to dhcpd's PID file (default: /var/run/dhcpd.pid).
#DHCPD_PID=/var/run/dhcpd.pid

# Additional options to start dhcpd with.
#       Don't use options -cf or -pf here; use DHCPD_CONF/ DHCPD_PID instead
#OPTIONS=""

# On what interfaces should the DHCP server (dhcpd) serve DHCP requests?
#       Separate multiple interfaces with spaces, e.g. "eth0 eth1".
INTERFACES="eth0"

poi modificare il file dhcpd.conf inserendo i parametri della nostra rete, nel mio caso 192.168.100.0/24:

# nano /etc/dhcp/dhcpd.conf
# Sample configuration file for ISC dhcpd for Debian
#
#

# The ddns-updates-style parameter controls whether or not the server will
# attempt to do a DNS update when a lease is confirmed. We default to the
# behavior of the version 2 packages ('none', since DHCP v2 didn't
# have support for DDNS.)
ddns-update-style none;

# option definitions common to all supported networks...
option domain-name "example.org";
option domain-name-servers ns1.example.org, ns2.example.org;
default-lease-time 600;
max-lease-time 7200;

# If this DHCP server is the official DHCP server for the local
# network, the authoritative directive should be uncommented.
#authoritative;

# Use this to send dhcp log messages to a different log file (you also
# have to hack syslog.conf to complete the redirection).
log-facility local7;

# No service will be given on this subnet, but declaring it helps the
# DHCP server to understand the network topology.

#subnet 10.152.187.0 netmask 255.255.255.0 {
#}

# This is a very basic subnet declaration.
subnet 192.168.100.0 netmask 255.255.255.0 {
range 192.168.100.150 192.168.100.160;
option routers 192.168.100.1;
option subnet-mask 255.255.255.0;
option broadcast-address 192.168.100.254;
option domain-name-servers 192.168.100.1, 192.168.100.2;
option ntp-servers 192.168.100.1;
option netbios-name-servers 192.168.100.1;
option netbios-node-type 8;
}
#subnet 10.254.239.0 netmask 255.255.255.224 {
#  range 10.254.239.10 10.254.239.20;
#  option routers rtr-239-0-1.example.org, rtr-239-0-2.example.org;
#}

# This declaration allows BOOTP clients to get dynamic addresses,
# which we don't really recommend.

#subnet 10.254.239.32 netmask 255.255.255.224 {
#  range dynamic-bootp 10.254.239.40 10.254.239.60;
#  option broadcast-address 10.254.239.31;
#  option routers rtr-239-32-1.example.org;
#}

# A slightly different configuration for an internal subnet.
#subnet 10.5.5.0 netmask 255.255.255.224 {
#  range 10.5.5.26 10.5.5.30;
#  option domain-name-servers ns1.internal.example.org;
#  option domain-name "internal.example.org";
#  option routers 10.5.5.1;
#  option broadcast-address 10.5.5.31;
#  default-lease-time 600;
#  max-lease-time 7200;
#}

# Hosts which require special configuration options can be listed in
# host statements.   If no address is specified, the address will be
# allocated dynamically (if possible), but the host-specific information
# will still come from the host declaration.

#host passacaglia {
#  hardware ethernet 0:0:c0:5d:bd:95;
#  filename "vmunix.passacaglia";
#  server-name "toccata.fugue.com";
#}

# Fixed IP addresses can also be specified for hosts.   These addresses
# should not also be listed as being available for dynamic assignment.
# Hosts for which fixed IP addresses have been specified can boot using
# BOOTP or DHCP.   Hosts for which no fixed address is specified can only
# be booted with DHCP, unless there is an address range on the subnet
# to which a BOOTP client is connected which has the dynamic-bootp flag
# set.
#host fantasia {
#  hardware ethernet 08:00:07:26:c0:a5;
#  fixed-address fantasia.fugue.com;
#}

# You can declare a class of clients and then do address allocation
# based on that.   The example below shows a case where all clients
# in a certain class get addresses on the 10.17.224/24 subnet, and all
# other clients get addresses on the 10.0.29/24 subnet.

#class "foo" {
#  match if substring (option vendor-class-identifier, 0, 4) = "SUNW";
#}

#shared-network 224-29 {
#  subnet 10.17.224.0 netmask 255.255.255.0 {
#    option routers rtr-224.example.org;
#  }
#  subnet 10.0.29.0 netmask 255.255.255.0 {
#    option routers rtr-29.example.org;
#  }
#  pool {
#    allow members of "foo";
#    range 10.17.224.10 10.17.224.250;
#  }
#  pool {
#    deny members of "foo";
#    range 10.0.29.10 10.0.29.230;
#  }
#}

dopo le modifiche riavviare il servizio:

# systemctl restart isc-dhcp-server.service
Server DHCP su Debian 11 Bullseye

enjoy ?