Installare Zabbix su SysLinuxOS e Debian 11

 

Installare Zabbix su SysLinuxOS e Debian 11

Installare Zabbix su SysLinuxOS e Debian 11

Zabbix è un sistema di monitoraggio di rete e server open-source, che consente di tenere sotto controllo la disponibilità, la performance e lo stato degli apparati di rete, dei server e delle applicazioni. Zabbix è in grado di raccogliere dati da vari tipi di dispositivi, come server, switch, router, firewall, sensori e applicazioni, e di analizzarli per identificare eventuali problemi o anomalie. Inoltre, permette di definire soglie di allarme e di notificare gli amministratori di sistema in caso di problemi tramite vari canali, come e-mail, SMS, messaggi instantanei, ecc.
Zabbix è altamente flessibile e personalizzabile, grazie alla sua architettura modulare e al supporto di numerose estensioni e plugin. Inoltre, offre una vasta gamma di funzionalità avanzate, come la visualizzazione grafica dei dati, la generazione di report, la gestione di agenti distribuiti, la tracciabilità degli eventi, la gestione delle configurazioni, ecc. Zabbix è una soluzione affidabile e scalabile, adatta a soddisfare le esigenze di monitoraggio di qualsiasi tipo di infrastruttura, dalle piccole alle grandi imprese.

Ecco i passi per installare Zabbix su SysLinuxOS e Debian 11 con MariaDB e Apache2:

Passo 1 – Aggiornare il sistema:
$ sudo apt update
$ sudo apt upgrade
Passo 2 – Scaricare la versione di  Zabbix dal sito
$ wget https://repo.zabbix.com/zabbix/6.2/debian/pool/main/z/zabbix-release/zabbix-release_6.2-4%2Bdebian11_all.deb
$ sudo dpkg -i zabbix-release_6.2-4+debian11_all.deb
$ sudo apt update

Installare i pacchetti necessari:

$ sudo apt install zabbix-server-mysql zabbix-frontend-php zabbix-apache-conf zabbix-sql-scripts zabbix-agent
Passo 3 – Installare Mariadb e Apache2
sudo apt install mariadb-server mariadb-client

Configurare il database MariaDB:

sudo mysql_secure_installation

Seguire le istruzioni per configurare il server MariaDB. Creare un nuovo utente e un nuovo database:

sudo mysql -u root -p
CREATE DATABASE zabbixdb CHARACTER SET UTF8 COLLATE UTF8_BIN;
CREATE USER 'zabbixuser'@'localhost' IDENTIFIED BY 'PASSWORD_FORTE';
GRANT ALL PRIVILEGES ON zabbixdb.* TO 'zabbixuser'@'localhost';
FLUSH PRIVILEGES;
exit;
Passo 4 – Configurare il server Zabbix:
sudo nano /etc/zabbix/zabbix_server.conf

Verificare ed aggiornare i seguenti parametri:

DBName=zabbixdb
DBUser=zabbixuser
DBPassword=PASSWORD_FORTE

Salvare e chiudere il file.

Importare lo schema del database:

sudo zcat /usr/share/doc/zabbix-server-mysql/create.sql.gz | sudo mysql -u zabbixuser -p zabbixdb

inserire password creato sopra

Passo 5 – Configurare Apache2:
sudo nano /etc/apache2/conf-available/zabbix.conf

modificare eventualmente le seguenti linee:

php_value max_execution_time 300
php_value memory_limit 512M
php_value post_max_size 32M
php_value upload_max_filesize 256M
php_value max_input_time 300
php_value date.timezone Europe/Rome

Attivare il modulo Apache2:

sudo a2enconf zabbix.conf

Riavviare Apache2 e il server Zabbix:

sudo systemctl restart apache2
sudo systemctl restart zabbix-server
sudo systemctl enable zabbix-server zabbix-agent apache2
Passo 6 – Accedere alla pagina web di Zabbix:
http://<tuo_indirizzo_ip_server>/zabbix

Seguire le istruzioni per completare l’installazione.

Installare Zabbix su SysLinuxOS e Debian 11

 

enjoy 😉

 

Configurare Wake-on-LAN usando systemd

 

Configurare Wake-on-LAN usando systemd

Configurare Wake-on-LAN usando systemd

 

Configurare Wake-on-LAN usando systemd per inviare un magic packet sulla rete. Per utilizzare questa funzione, è necessario abilitare il supporto WoL nel BIOS/UEFI e configurare il sistema operativo per rilevare e rispondere ai pacchetti magici. In questa guida, vedremo come configurare Wake-on-LAN su un sistema Debian, SysLinuxOS utilizzando systemd.

Passo 1 – Verificare la compatibilità hardware

Prima di procedere, è importante verificare che il dispositivo di rete del computer supporti Wake-on-LAN. È possibile farlo eseguendo il seguente comando:

 
sudo ethtool <interface-name> | grep "Wake-on"

dove <interface-name> è il nome dell’interfaccia di rete (ad esempio eth0 o enp3s0). Se il comando restituisce una riga con “Wake-on: d“, significa che la scheda di rete supporta WoL.

edmond@SysLinuxOS:~$ sudo ethtool enp3s0 | grep "Wake-on"
Supports Wake-on: pumbg
Wake-on: d
$ sudo ethtool enp3s0
edmond@SysLinuxOS:~$ sudo ethtool enp3s0
Settings for enp3s0:
Supported ports: [ TP MII ]
Supported link modes: 10baseT/Half 10baseT/Full
100baseT/Half 100baseT/Full
1000baseT/Full
Supported pause frame use: Symmetric Receive-only
Supports auto-negotiation: Yes
Supported FEC modes: Not reported
Advertised link modes: 10baseT/Half 10baseT/Full
100baseT/Half 100baseT/Full
1000baseT/Full
Advertised pause frame use: Symmetric Receive-only
Advertised auto-negotiation: Yes
Advertised FEC modes: Not reported
Speed: Unknown!
Duplex: Unknown! (255)
Auto-negotiation: on
master-slave cfg: preferred slave
master-slave status: unknown
Port: Twisted Pair
PHYAD: 0
Transceiver: external
MDI-X: Unknown
Supports Wake-on: pumbg
Wake-on: d
Link detected: no

la lettera d, significa che WOL sulla scheda è disabilitato, per abilitarlo con g:

$ sudo ethtool --change enp3s0 wol g

il comando sopra però è provvisorio.

Passo 2 – Configurare systemd per abilitare Wake-on-LAN al boot
$ sudo tee /etc/systemd/network/10-enp3s0.link << EOF
[Match]
MACAddress=e8:d8:d1:86:cd:ce

[Link]
WakeOnLan=magic
EOF

dove <MAC-address> è l’indirizzo MAC della scheda di rete del computer.

Passo 3 – Identificare il pc in rete

Determinare l’indirizzo MAC del dispositivo di destinazione che si desidera risvegliare:

$ ip neigh show
Passo 4 – Testare Wake-on-LAN

Per testare Wake-on-LAN, inviare un pacchetto magico sulla rete utilizzando uno strumento come wakeonlan o etherwake:

$ sudo apt-get install wakeonlan etherwake

comandi:

$ sudo etherwake -i <nome_interfaccia> <indirizzo_MAC>
$ sudo wakeonlan <indirizzo_MAC>

Il computer dovrebbe avviarsi dopo aver ricevuto il pacchetto magico.

Conclusioni

In questa guida, abbiamo visto come configurare Wake-on-LAN su un sistema Debian GnuLinux, SysLinuxOS,  utilizzando systemd. Questa funzionalità può essere utile per accendere un computer a distanza e risparmiare energia evitando di tenerlo acceso costantemente.

Configurare Wake-on-LAN usando systemd

 

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Monitorare Raspberry Pi con RPI-Monitor

 

Monitorare Raspberry Pi con RPI-Monitor

Monitorare Raspberry Pi con RPI-Monitor

 

Guida su come monitorare via Web UI un server Raspberry Pi utilizzando RPI-Monitor.

sudo apt update
sudo apt install dirmngr -y
sudo wget http://goo.gl/vewCLL -O /etc/apt/sources.list.d/rpimonitor.list
sudo apt-key adv --recv-keys --keyserver keyserver.ubuntu.com E4E362DE2C0D3C0F
sudo apt update
sudo apt install rpimonitor
sudo /etc/init.d/rpimonitor update

abilitare rpi-monitor allo startup come servizio:

sudo nano /etc/systemd/system/rpimonitor.service

ed inserire le righe sotto:

[Unit]
Description=RPi-Monitor daemon
Before=multi-user.target
After=remote-fs.target
After=network-online.target
Wants=network-online.target

[Service]
Type=simple
Restart=on-failure
KillMode=mixed
Nice=19
ExecStartPre=/bin/sleep 10
ExecStart=/usr/bin/rpimonitord
ExecStop=/bin/kill $MAINPID
StandardOutput=append:/var/log/rpimonitor.log
StandardError=append:/var/log/rpimonitor.log

[Install]
WantedBy=multi-user.target

sudo systemctl daemon-reload
sudo systemctl enable rpimonitor

a questo punto si può accedere ad rpi-monitor all’indirizzo:

http://ip_address:8888

Monitorare Raspberry Pi con RPI-Monitor

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NordVPN su SysLinuxOS e Debian 11

 

NordVPN su SysLinuxOS e Debian 11

NordVPN su SysLinuxOS e Debian 11

 

Guida su come configurare NordVPN, su SysLinuxOS e Debian 11 Bullseye, in modo grafico utilizzando Network Manager oppure direttamente da terminale.

Prerequisiti:

  • Abbonamento a NordVPN
  • SysLinuxOS Debian Bullseye e derivate

SysLinuxOS:

cd /etc/openvpn
sudo wget https://downloads.nordcdn.com/configs/archives/servers/ovpn.zip
sudo unzip ovpn.zip
sudo rm ovpn.zip
cd ovpn_udp
ls -al

Debian:

sudo apt-get install openvpn network-manager-openvpn-gnome ca-certificates unzip
sudo service network-manager restart
cd /etc/openvpn
sudo wget https://downloads.nordcdn.com/configs/archives/servers/ovpn.zip
sudo unzip ovpn.zip
sudo rm ovpn.zip
cd ovpn_udp
ls -al

per far partire la VPN, basta scegliere un server della lista:

sudo openvpn de1022.nordvpn.com.udp.ovpn

OpenVPN chiederà le credenziali, quindi inserire user e password.

Per utilizzare Network Manager, basta solo importare la configurazione del server scelto

NordVPN su SysLinuxOS e Debian 11

NordVPN su SysLinuxOS e Debian

 

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Nextcloud Server su Raspberry Pi

 

 Nextcloud Server su Raspberry Pi

Nextcloud Server su Raspberry Pi

 

Guida su come installare un server, utilizzando Nextcloud su Raspberry Pi 3/4. A differenza della guida precedente, dove ho utilizzato Nginx come web server, adesso utilizzerò Apache2.  Ci saranno anche 10 consigli per rendere più sicuro il server.

Prerequisiti ed info
  • Raspberry Pi 3/4
  • Raspberry Pi OS Bullseye già installato con accesso ssh.
  • Consiglio di utilizzare rpi-imager per preparare la sd card, e nelle impostazioni abilitare subito ssh, e sopratutto creare un nuovo utente.
  • La guida è stata testata su una installazione pulita di Raspberry Pi OS Lite.
1) Accedere al Raspberry via ssh ed aggiornare
sudo apt update; sudo apt upgrade -y
sudo reboot
2) Installazione php8.0 Mariadb Apache2
sudo apt install apache2 php8.0 php8.0-gd php8.0-sqlite3 php8.0-curl php8.0-zip php8.0-xml php8.0-mbstring php8.0-mysql php8.0-bz2 php8.0-intl php-smbclient php8.0-imap php8.0-gmp libapache2-mod-php8.0 mariadb-server python3-certbot-apache
3) Verifica Apache2
sudo systemctl restart apache2
sudo systemctl status apache2
4) Creazione utente nextcloud e db
sudo mysql -u root -p

ed invio

create database nextcloud_db;
create user nextclouduser@localhost identified by 'YOUR-STRONG-PWD';
grant all privileges on nextcloud_db.* to nextclouduser@localhost identified by 'YOU-STRONG-PWD';
flush privileges;
exit
5) Download Nextcloud
cd /var/www/
sudo wget -v https://download.nextcloud.com/server/releases/latest.zip
sudo unzip latest.zip
sudo rm latest.zip

creazione  della directory di storage, quest’ultima può essere creata anche all’esterno della cartella Nextcloud o su unità esterna.

sudo mkdir -p /var/www/nextcloud/data
sudo chown -R www-data:www-data /var/www/nextcloud/
sudo chmod 750 /var/www/nextcloud/data
6) Configurazione Apache2
sudo nano /etc/apache2/sites-available/nextcloud.conf

ed incollare questa semplice configurazione, che punterà a http://ip-server/nextcloud/

<Directory /var/www/nextcloud/>
Require all granted
AllowOverride All
Options FollowSymLinks MultiViews

<IfModule mod_dav.c>
Dav off
</IfModule>

</Directory>
sudo a2ensite nextcloud.conf
sudo systemctl reload apache2

se si volesse utilizzare invece un proprio dominio:

<VirtualHost *:80>
DocumentRoot /var/www/nextcloud/
ServerName your.domain.com

<Directory /var/www/nextcloud/>
Require all granted
AllowOverride All
Options FollowSymLinks MultiViews

<IfModule mod_dav.c>
Dav off
</IfModule>
</Directory>
</VirtualHost>
sudo a2ensite nextcloud.conf
sudo systemctl reload apache2
7) Nextcloud post installazione

 

Nextcloud Server su Raspberry Piandare all’indirizzo del server: http://my-ip-address/nextcloud/

# hostname -I

creare username e password per l’accesso via web, e poi inserire nextclouduser e nextclouddb. I dati di default saranno in /var/www/nextcloud/data, ma si possono anche spostare successivamente.

8) Tuning Apache2

alcune essenziali modifiche:

sudo nano /etc/php/8.0/apache2/php.ini

trovare queste tre stringhe e modificarle da così:

memory_limit = 128M
post_max_size = 8M
upload_max_filesize = 2M

a così:

memory_limit = 512M
post_max_size = 1024M
upload_max_filesize = 1024M
sudo systemctl restart apache2
9) Certificato SSL

nell’esempio sotto, userò un auto-certificato, ma è consigliato un certificato del tipo Let’s Encrypt, come mostrato nella guida precedente.

sudo mkdir -p /etc/apache2/ssl
sudo openssl req -x509 -nodes -days 365 -newkey rsa:4096 -keyout /etc/apache2/ssl/apache.key -out /etc/apache2/ssl/apache.crt
sudo a2enmod ssl
sudo systemctl restart apache2

trovare queste due stringhe:

sudo nano /etc/apache2/sites-available/default-ssl.conf

e modificarle da così:

SSLCertificateFile /etc/ssl/certs/ssl-cert-snakeoil.pem
SSLCertificateKeyFile /etc/ssl/private/ssl-cert-snakeoil.key

a così:

SSLCertificateFile /etc/apache2/ssl/apache.crt
SSLCertificateKeyFile /etc/apache2/ssl/apache.key
sudo a2ensite default-ssl.conf
sudo systemctl reload apache2
10) Sicurezza

10.1) Installazione e configurazione firewall ufw:

sudo apt install ufw
sudo ufw enable

bloccare tutte le connessioni in ingresso:

sudo ufw default allow outgoing
sudo ufw default deny incoming

aprire solo le porte interessate, come quella ssh o https, ad ogni modo mai utilizzare porte standard:

sudo ufw allow 22
sudo ufw allow 443/tcp

verifica:

sudo ufw status verbose
sudo iptables -S

10.2) Installazione e configurazione fail2ban:

sudo apt install fail2ban
sudo systemctl enable fail2ban
sudo systemctl start fail2ban

proteggere tutti i servizi usati, utilizzando /etc/fail2ban/jail.local, fail2ban arriva già con dei filtri predefiniti che possono essere abilitati:

ls /etc/fail2ban/filter.d/

esempio:

[sshd]
enabled = true
port = 22
filter = sshd
logpath = /var/log/auth.log
maxretry = 3
bantime = 120
ignoreip = whitelist-IP

# detect password authentication failures
[apache]
enabled = true
port = http,https
filter = apache-auth
logpath = /var/log/apache*/*error.log
maxretry = 6

# detect potential search for exploits and php vulnerabilities
[apache-noscript]
enabled = true
port = http,https
filter = apache-noscript
logpath = /var/log/apache*/*error.log
maxretry = 6

# detect Apache overflow attempts
[apache-overflows]
enabled = true
port = http,https
filter = apache-overflows
logpath = /var/log/apache*/*error.log
maxretry = 2

# detect failures to find a home directory on a server
[apache-nohome]
enabled = true
port = http,https
filter = apache-nohome
logpath = /var/log/apache*/*error.log
maxretry = 2
sudo systemctl restart fail2ban 
sudo fail2ban-client status

10.3) Trusted Domain

indicare solo gli ip ed i domini che possono accedere:

sudo nano /var/www/nextcloud/config/config.php
'trusted_domains' => 
array (
0 => '192.168.1.122',
1 => 'my-domain.com',

10.4) Forzare la connessione via SSL

sudo nano /etc/apache2/sites-available/000-default.conf

sostituire http con https:

<VirtualHost *:80>
ServerAdmin admin@example

RewriteEngine On
RewriteCond %{HTTPS} off
RewriteRule ^(.*)$ https://%{HTTP_HOST}$1 [R=301,L]
</VirtualHost>

10.5) Aggiornamenti di sicurezza automatici giornalieri:

sudo apt install unattended-upgrades
sudo nano /etc/apt/apt.conf.d/02periodic

inserire:

APT::Periodic::Enable "1";
APT::Periodic::Update-Package-Lists "1";
APT::Periodic::Download-Upgradeable-Packages "1";
APT::Periodic::Unattended-Upgrade "1";
APT::Periodic::AutocleanInterval "1";
APT::Periodic::Verbose "2";

aggiornare:

sudo unattended-upgrades -d

10.6) Sudo DEVE sempre chiedere la password:

sudo nano /etc/sudoers.d/010_pi-nopasswd

diventa da così:

YOUR-USER ALL=(ALL) NOPASSWD: ALL

a così:

YOUR-USER ALL=(ALL) PASSWD: ALL

10.7) Mysql in sicurezza

sudo mysql_secure_installation
Enter current password for root (enter for none): Press Enter
Set root password? [Y/n] Y 
Remove anonymous users? [Y/n] Y 
Disallow root login remotely? [Y/n] Y 
Remove test database and access to it? [Y/n] Y 
Reload privilege tables now? [Y/n] Y

10.8) SSH in sicurezza

cambiare subito la porta di default e verificare che non sia abilitato il login come root, ma soprattutto usare una chiave ssh:

sudo nano /etc/ssh/sshd_config
#PermitRootLogin prohibit-password
Port 2223
10.9) Backup

backup da eseguire periodicamente su supporti esterni ed in remoto. Si può utilizzare rsync (guida), tar (guida), dd (guida), scp (guida), lsyncd (guida).

10.10) VPN

il sistema più sicuro per accedere da remoto è tramite vpn, se si ha un router che supporta ipSec o Wireguard (fritzbox 7590) il tutto è semplice, in alternativa si può creare un server vpn, utilizzando openvpn o wireguard

Nextcloud Server su Raspberry Pi

enjoy 😉

VMware Workstation 16 Player Debian 11

VMware Workstation 16 Player Debian 11

 

Guida su come installare VMware Workstation 16 Player su Debian 11.

  • Primo step:

Download diretto dal sito ufficiale

  • Secondo:

installazione pacchetti essenziali

sudo apt install build-essential linux-headers-$(uname -r)

Terzo:

installazione

cd Downloads
chmod +x VMware-Player-Full-*.bundle
sudo ./VMware-Player-Full-*.bundle
sudo apt install open-vm-tools-desktop

Quarto:

git clone https://github.com/mkubecek/vmware-host-modules.git
cd vmware-host-modules
git checkout workstation-16.2.3
make
sudo make install

Disinstallazione:

sudo vmware-installer --uninstall-product vmware-player

 

enjoy 😉

 

SysLinuxOS for Systems Integrator

SysLinuxOS for System Integrator è una debian stable based, creata da me, che include quasi tutti i tools che possono servire per il lavoro, ed in più altri strumenti fuori dai repository ufficiali, che servono ad avere una distro funzionante subito, ed oltre a poterla installare la si può utilizzare e provare da live.

SysLinuxOS (for Systems Integrator) is an Debian-based GNU/Linux live distribution, created for Systems Integrator and Sysadmins. It offers a complete networking environment that is organised to integrate existing software tools, with others added by me, and has an friendly graphical interface. SysLinuxOS was built to work right out of the box, with all networking tools already installed by default. There is no need to install anything, it is a Swiss army knife to always carry with us. There are all the major VPNs, different remote control clients, different browsers, Wine, Wireshark, Etherape, Ettercap, PackETH, Packetsender, Putty, Nmap, Packet Tracer 8, tools for serial console and much more ….

Based on Debian 11 bullseye

Mate Desktop Environment, and last backports kernel 5.16!

enjoy 😉

VirtualBox on Debian 11 Bullseye

 

VirtualBox on Debian 11 Bullseye

 

VirtualBox on Debian 11 Bullseye

Attualmente non esistono repository per Debian 11 bullseye per installare VirtualBox, ma solamente quelli per Debian 10. Ma sul sito Oracle esiste una versione “all distributions” che funziona su Debian 11. Si tratta di uno script che installerà VirtualBox 6.1 senza problemi:

Scaricare e salvare lo script, oppure:

$ sudo apt install build-essential linux-headers-amd64
$ wget https://download.virtualbox.org/virtualbox/6.1.22/VirtualBox-6.1.22-144080-Linux_amd64.run
$ chmod +x VirtualBox*
$ sudo ./VirtualBox*

esiste anche VirtualBox Extension Pack 6.1.22.

VirtualBox on Debian 11 Bullseye

enjoy 😉

 

How to compile kernel 5.11 on Debian 11

How to compile kernel 5.11 on Debian 11

How to compile kernel 5.11 on Debian 11

Nei giorni scorsi ho più volte ricompilato il kernel poichè volevo risolvere il problema del lettore “Alcor Micro AU6625”, che su un notebook HP Pavillion 15-dk000nl, non viene riconosciuto, sia su Debian che su tutte le altre distro. Da quello che ho visto e letto, fin dal kernel 5.6, è stato inserito questo driver, ma per quanto mi riguarda non sembra funzionare. Io stesso ho fatto dei cambiamenti, ma senza nessun risultato al momento. Ad ogni modo questa è una altra storia.

Il kernel si può compilare direttamente, come moduli, oppure attraverso la creazione di un pacchetto in formato .deb, installabile.

Prerequisiti:

$ sudo apt-get install build-essential libncurses-dev bison flex libssl-dev libelf-dev dwarves bc rsync wget

Metodo 1

Scaricare il kernel direttamente dalla pagina ufficiale, oppure con wget:

$ mkdir kernel; cd kernel
$ wget https://cdn.kernel.org/pub/linux/kernel/v5.x/linux-5.11.18.tar.xz
$ tar -xvf linux*
$ cd linux-5.11.18/

a questo punto utilizzare, “localmodconfig“, per un kernel minimale/leggero, che provvederà a caricare ed utilizzare solo i driver strettamente necessari per il funzionamento del computer, oppure “menuconfig“, per abilitare nuove funzionalità.

$ make localmodconfig
$ make -j $(nproc)
$ make -j $(nproc) modules
$ sudo make modules_install

il processo prenderà un pò di tempo, tutto dipende dalla potenza dei processori, il mio è un 12 core, quindi ha fatto relativamente presto. Per utilizzare al massimo i processori ho utilizzato “make -j $(nproc)“, che sfrutta tutti i processori esistenti. In fine riavviare.

Metodo 2

$ mkdir kernel; cd kernel
$ wget https://cdn.kernel.org/pub/linux/kernel/v5.x/linux-5.11.18.tar.xz
$ tar -xvf linux*
$ cd linux-5.11.18/

per non avere l’errore seguente:

make[4]: *** No rule to make target 'debian/certs/test-signing-certs.pem', needed by 'certs/x509_certificate_list'.  Stop.
make[4]: *** Waiting for unfinished jobs...

modificare CONFIG_SYSTEM_TRUSTED_KEYS utilizzando sed:

$ sed -ri '/CONFIG_SYSTEM_TRUSTED_KEYS/s/=.+/=""/g' .config

costruzione linux-image e linux-headers:

$ make localmodconfig
$ time nice make -j`nproc` bindeb-pkg
$ cd ..
$ sudo dpkg -i linux-image-* linux-headers-*

How to compile kernel 5.11 on Debian 11

enjoy 😉

 

How to enable Wireshark like user

Wireshark should non-superusers be able to capture packets
How to enable Wireshark like user

Nel momento in cui si installa wireshark, viene mostrato la possibilità di scegliere, tra l’utilizzo come normale utente , oppure come consigliato, da root. Purtroppo la scelta di avviare wireshark come semplice user, non funziona, almeno in Debian 10/11, per un problema di permessi “Wireshark should non-superusers be able to capture packets”.

Soluzione:

sudo usermod -a -G wireshark $USER
sudo chgrp wireshark /usr/bin/dumpcap
sudo chmod 755 /usr/bin/dumpcap
sudo setcap cap_net_raw,cap_net_admin=eip /usr/bin/dumpcap

enjy 😉